Nasce il videogioco di Gomorra, gli sviluppatori: “Non vogliamo esaltare la mafia”
Dopo romanzo, film e serie tv, Gomorra diventa anche un videogioco. Roberto Saviano non è stato coinvolto direttamente nel progetto. Del resto, la Gomorra dello studio torinese 34BigThings racconta una storia originale, con personaggi inediti, senza comunque rinunciare a uno spaccato crudo di Napoli e dintorni da vivere in prima persona. Il titolo si presenta infatti come una visual novel, un "romanzo interattivo" attraverso cui prendere decisioni che condurranno a otto finali diversi.
Le vicende narrate sono quelle di Nina, ritrovatasi a dirigere il clan dopo l'uccisione del padre, il boss Sergio Miniero, avvenuta la sera del suo diciottesimo compleanno. Non mancano porzioni di gameplay di natura strategica legate alla gestione delle risorse e dei membri del clan. Meccaniche tuttavia blande, perché il fulcro resta una storia che intende arrivare a un pubblico più ampio possibile, anche non propriamente videogiocatore. Una volontà che spiega pure l'autonomia dalle altre opere dell'universo di Gomorra: non è necessario aver letto il romanzo o aver visto la serie per sentirsi coinvolti dalla vita di Nina.
Il commento degli sviluppatori
A detta degli sviluppatori, il videogioco Gomorra non nasce con l'intento di esaltare la vita camorristica, ma di sensibilizzare attraverso una storia provocatoria fatta di dubbi morali e decisioni difficili. "La narrativa, le parole scritte, le immagini, la musica: devono far pensare all'utente che gioca che nessuno possa mai dire che questo gioco è stato usato per uno scopo che non fosse sensibilizzare", ha detto il game designer presso 34BigThings, Vittorio Mattia Bernatti, durante un'intervista per DDay.it.
Le scelte da affrontare nei panni di Nina saranno dunque dure, ingiuste, inserite all'interno di un tessuto sociale complesso e disperato, come quello della periferia partenopea, dove non c'è più alcun confine tra bene e male. Un'ambizione non da poco, che vede il coinvolgimento di uno degli sceneggiatori che ha lavorato alla serie tv di Gomorra. Il risultato è un'esperienza tetra, tesa, noir, enfatizzata dal particolare stile del fumettista Luca Negri. Manca tuttavia il napoletano: tolto qualche intercalare, il gioco è in lingua italiana (oltre che inglese, francese, spagnola e tedesca). Una scelta comprensibile, visto l'obiettivo di arrivare a un pubblico più vasto possibile, ma che inficia sulla resa delle atmosfere attentamente ricreate. Gomorra il videogioco è disponibile al 2,99 euro su Pc tramite Steam e su smartphone, sia Android che iOS.