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Musk risponde a Sangiuliano: “Con l’incontro di Mma potevamo aiutare gli ospedali ma Zuck non è interessato”

Sembra che la montatura pop a suon di rilanci si sia trascinata troppo a lungo. Dopo le minacce, il testosterone, e le mosse del tricheco promesse da Elon Musk, rimane solo qualche post provocatorio.
A cura di Elisabetta Rosso
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È l'ennesima frecciatina di Elon Musk che questa volta mette il dito nella piaga rispondendo al ministro della Cultura italiano Gennaro Sangiuliano: "Voglio ringraziare il ministro Sangiuliano per la gentilezza e la disponibilità nel voler organizzare un evento di intrattenimento, culturale e di beneficenza in Italia. Volevamo promuovere la storia dell’Antica Roma con il supporto di esperti e allo stesso tempo raccogliere soldi per i veterani americani e gli ospedali pediatrici in Italia. Zuckerberg ha rifiutato l’offerta perché non è interessato a questo approccio. Vuole solo combattere se è la UFC organizzare l’incontro. Io comunque sono sempre pronto a combattere." Sembra che la montatura pop a suon di rilanci, si sia trascinata troppo a lungo. Dopo aver grattato via le minacce, il testosterone, e le mosse del tricheco promesse da Elon Musk, rimane poco. Giusto qualche post sui rispettivi imperi, X e Threads.

La risposta arriva dopo il post su X di Sangiuliano, che ha scritto: "Lunga e amichevole conversazione con @elonmusk su un grande evento di evocazione storica. Non si terrà a Roma. Ci sarà una ingente donazione a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere malattie"

Il rifiuto di Mark Zuckerberg

È un tira e molla quello tra Mark Zuckerberg e Elon Musk. Dopo numerosi rilanci il Ceo di Meta ha messo un freno. "Amo questo sport e sono pronto a combattere dal giorno in cui Elon mi ha sfidato. Se mai sarà d’accordo su un vero appuntamento, lo saprete da me. Fino ad allora, per favore presumete che tutto ciò che dice non sia stato concordato", ha scritto su Threads.

Ha poi aggiunto: "Condividerò i dettagli sul mio prossimo combattimento quando sarò pronto. Quando gareggio, voglio farlo in un modo che metta sotto i riflettori gli atleti d’élite al vertice del gioco. Si può fare lavorando con organizzazioni professionali come UFC o ONE, per farcela bene e creare un’ottima carta".

L'incontro in Italia

Lo stop è arrivato dopo il grande annuncio di Musk che aveva scritto su X di aver trovato la location perfetta: "Ho parlato con la premier italiana e il ministro della Cultura. Hanno concordato una location epica. Il combattimento sarà gestito dalle fondazioni mia e di Zuck. Il livestream sarà su questa piattaforma e su Meta. L'inquadratura sarà l'antica Roma, quindi niente di moderno. Tutto porterà rispetto al presente e passato dell'Italia, e il ricavato andrà ai veterani".

La risposta di Sangiuliano

La notizia ha fatto subito rumore, anche perché a un certo punto Musk aveva anche detto che si sarebbero scontrati al Colosseo di Roma, notizia poi smentita dal capo ufficio stampa del Ministero della Cultura Andrea Petrella. E qui arriva l'ultima risposta di Sangiuliano, il ministro infatti sottolinea che non si terrà a Roma l'evento.

Ha poi aggiunto: "Noi rendiamo utilizzabile, anzi mettiamo a disposizione alcuni nostri siti, fermo restando che la priorità è la tutela del sito, come prevede l’articolo 9 della Costituzione, c’è una possibile fruibilità di questi beni per eventi che possono esaltare i siti stessi oltre a dare risorse economiche. Ho il dovere di ascoltare chiunque faccia proposte. E si parla di evento di beneficenza con una donazione coesistente che abbiamo deciso di destinare ai grandi ospedali pediatrici anche per fare ricerca. Siamo disponibili a parlare, poi sono i tecnici a valutare se quell’evento è compatibile con la tutela del sito. C’è la disponibilità a parlarne, anche perché la disponibilità non la dà l’organo politico ma i tecnici che sono preposti alla gestione dei siti che ci dicono se quella cosa si può fare e se è compatibile con la tutela e la salvaguardia del patrimonio che è la nostra prima preoccupazione.”

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