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“Mio padre si è tolto la vita dopo aver perso i suoi risparmi: la colpa è di una truffa su internet”

La truffa della macellazione del maiale è nata in Asia negli anno ’90 e poi è stata replicata ovunque. Con l’aumento del commercio elettronico sempre più persone effettuano transazioni finanziarie online e rischiano di diventare vittime dello scam.
A cura di Elisabetta Rosso
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"Nostro padre Dennis è sempre stato una persona felice. Fino a sei mesi fa", racconta Matt. Tutto è iniziato con un messaggio di Jessie su Facebook. Dennis, 82 anni, risponde, parlano per mesi, diventano amici, lui si fida di lei anche se non l'ha mai vista di persona. E quando Jessie gli consiglia di investire in criptovalute, Dennis decide di affidarle i suoi risparmi e poi perde tutto. "Quando ho scoperto che si era suicidato ero sicuro che si trattasse di una truffa", ha raccontato Matt alla Cnn.

Dennis non è l'unico. La lista delle persone cadute vittime della truffa della macellazione del maiale è lunga. Il nome non è scelto a caso, gli scammer infatti chiamano i loro target maiali che fanno ingrassare per poi macellarli. Creano profili affascinati, come quello di Jessie, per conquistare la fiducia degli utenti, l'obiettivo è spingerli a investire il più possibile. Queste truffe fanno leva sulle emozioni, le sfruttano, ci giocano, i truffatori scelgono con attenzione le vittime setacciando il web, studiano i punti deboli, desideri, e paure.

La storia di Dennis

La storia è stata ricostruita a ritroso dai figli attraverso i messaggi che Dennis ha scritto al suo truffatore. “Ho avuto pensieri oscuri sulla mia vita e sul fatto che sia finita. Sicuramente sembra che la mia vita finanziaria sia finita", ha scritto. “E il dolore più grande qui è che ho tradito la fiducia della famiglia. Questo è insopportabile”.

“Mio padre non stava combattendo contro una persona, ma un'organizzazione criminale multimiliardaria con uno schema che gioca sulle emozioni… Era quasi come se gli avessero fatto il lavaggio del cervello, in una certa misura", ha aggiunto. “È morto imbarazzato, pieno di vergogna, finanziariamente devastato e con il cuore spezzato. E se condividere la nostra storia aiuta qualcun altro o un'altra famiglia, allora ne vale la pena".

Come funziona la truffa della macellazione del maiale

La truffa della macellazione del maiale è nata in Asia negli anno '90 e poi è stata replicata ovunque. Con l'aumento del commercio elettronico sempre più persone effettuano transazioni finanziarie online e rischiano di diventare vittime dello scam. Le operazioni sono gestite da una rete globale sostenuta da un esercito di truffatori spesso trattenuti contro la loro volontà. 

Secondo l’FBI nel 2023 le truffe relative alla macellazione di maiali hanno sottratto quasi 4 miliardi di dollari a decine di migliaia di vittime americane, con un aumento del 53% rispetto all’anno precedente. Shawn Bradstreet, agente speciale americano responsabile dell'ufficio locale di San Francisco, ha spiegato alla CNN che parte del denaro rubato alle vittime americane viene speso per espandere le operazioni di truffa e i gruppi che le ospitano.

I social e le app di incontri sono il terreno di caccia

Le vittime vengono adescate sui social, ma anche sulle app di appuntamenti online. "I truffatori riescono a toccare le corde del cuore di coloro che cercano amore sulle app di appuntamenti e su tutte le piattaforme online", ha spiegato in una nota un portavoce del gruppo Match, proprietario di Tinder. Match e Meta hanno dichiarato alla Cnn che stanno lavorando per arginare la truffa, segnalando per esempio un linguaggio sospetto e informando gli utenti sulle tecniche messe in atto dai truffatori. Eppure non è sufficiente.

Anche i carnefici diventano vittime

I truffatori nel gergo vengono chiamati "cani", sono squadre di persone addestrate che agiscono in base a una struttura piramidale. I cani, o conversatori, vengono assoldati nel Sud Est asiatico, Myanmar, Thailandia, Flippine, Cambogia e Laos. Un'indagine della BBC ha rivelato l’altra faccia della medaglia fatta di scammer schiavizzati, che vivono in condizioni brutali. Molti vengono costretti a lavorare dalle 20:00 alle 8:00 del mattino, senza poter avere contatti con il mondo esterno.

Gli ex scammer hanno raccontato storie di torture e abusi, i truffatori che non guadagnano abbastanza vengono picchiati con bastoni elettrici, hanno anche mostrato alcuni video dove si vedono persone legate alla sedia e percosse con manganelli, o colpiti con teaser.

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