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Meta licenzia decine di dipendenti: avrebbero usato i buoni pasto per comprare dentifricio e sapone

Secondo quanto riportato da diversi fonti, Meta avrebbe licenziato altri 24 dipendenti, alcuni anche dai maxi stipendi. Il motivo: avrebbe abusato del sistema di buoni pasto fornito dall’azienda, utilizzadoli anche per comprare prodotti per l’igiene personale o della casa, come dentifrici e detersivi.
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Ventiquattro dipendenti di Meta sarebbero stati licenziati per aver acquistato con i buoni pasto aziendali dentifricio, detersivo per la lavatrice e bicchieri da vino. Oltre a usare in modo improprio i voucher, i presunti ex-dipendenti del gigante tech avrebbero abusato del sistema di benefit aziendali, condividendo tra loro i buoni pasto o utilizzandoli quando non erano a lavoro.

Queste voci, riportate giovedì 17 ottobre su diversi media inglesi e americani, sebbene non siano state ancora né confermate né sementite dall'azienda di Mark Zuckerberg, trovano riscontro in diverse testimonianze sulla piattaforma Blind, un social anonimo in cui persone da tutto il mondo si confrontano sulle proprie esperienze lavoratori.

D'altronde, sono ormai anni che Meta sta licenziando: dopo gli 11.000 lavoratori lasciati a casa a novembre 2022, l‘azienda ha effettuato un secondo maxi taglio a marzo 2023: licenziati altri 10.000 dipendenti. Allora, Zuckerberg aveva motivato i tagli sul personale con l'aumento dei tassi di interesse, la situazione geopolitica instabile e un irrigidimento delle norme. Tre fattori che implicherebbero – ha dichiarato allora il ceo di Meta – "una crescita più lenta e maggiori costi per l’innovazione".

Le voci sui presunti licenziamenti

Secondo quanto emerso in questi giorni, la scorsa settimana 24 dipendenti della sede di Meta di Los Angeles avrebbero ricevuto la comunicazione ufficiale del loro licenziamento dopo che un'indagine interna all'azienda avrebbe fatto emergere un uso improprio del sistema dei buoni pasto da parte di diversi lavoratori.

Secondo quanto riferito dal Financial Times, il primo giornale a riportare la notizia dei licenziamenti, uno dei lavoratori colpiti dal provvedimento – il cui stipendio annuo ammontava a 400.000 dollari – ha spiegato di aver usato i buoni pasto per comprare anche cose per la casa o cibi diversi da quelli consumati per la pausa pranzo a lavoro, come tè o dentifricio. "È stato surreale", ha dichiarato l'ex dipendente descrivendo come si è sentito alla notizia del suo licenziamento.

Sulla piattaforma Blind altri confermano di essere stati licenziati per come hanno utilizzato i buoni pasto: "Quando non potevo mangiare in ufficio, ho pensato che non avrei dovuto sprecare il buono della cena".

Il sistema buoni pasto di Meta

Meta, che ha ben 39 uffici e sedi, ha sempre fornito un sistema di mensa per i propri dipendenti delle sedi più grandi, come la principale nella Silicon Valley. Ma per le sedi più piccole, dove non è presente una mensa, l'azienda ha predisposto un sistema di voucher per ogni pasto della giornata. Il piano attuale prevede 20 dollari per la colazione, 25 dollari per il pranzo e 25 dollari per la cena, da utilizzare solo negli orari di lavoro e servendosi di specifici servizi di delivery come UberEats e Grubhub, qualche anno fa acquistato da Just Eat.

In realtà, questi licenziamenti sono arrivati proprio a ridosso di una ristrutturazione del personale avviata dalla direzione di Meta tra le sue diverse aziende, nello specifico WhatsApp, Instagram e Reality Labs, il compartimento che si occupa di realtà virtuale.

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