Meta ha presentato gli occhiali a realtà aumentata più avanzati di sempre: come funzionano gli Orion
Immagina di aprire il tuo frigo e di non dovere più pensare a cosa cucinare con quelle poche cose che hai in casa, perché saranno direttamente i tuoi occhiali a dirtelo. Oppure di fare una videochiamata direttamente con l'ologramma del tuo migliore amico che vive a chilometri da te. Sembrano scene di un futuro distopico, invece sono solo alcune delle tante cose rivoluzionarie che promettono di fare gli occhiali Orion AR di Meta.
Quando Mark Zuckerberg li ha presentati al mondo, ieri, durante il Meta Connect 2024 (25-26 settembre 2024), li ha definiti gli "occhiali più avanzati che il mondo abbia mai visto". Anche se costituiscono ancora un prototipo e ci vorrà del tempo prima che qualcosa di simile arrivi sul mercato, gli occhiali Orion AR sono uno dei nuovi assi nella manica di Meta nella corsa agli armamenti dell'intelligenza artificiale. L'azienda, senza troppi giri di parola, li ha infatti definiti "gli occhiali AR (realtà aumentata) più avanzati di sempre".
Come funzionano gli occhiali Orion AR
A differenza dei visori di realtà aumentata che ci siamo abituati a vedere negli ultimi tempi, il dispositivo Orion AR si presenta come un comunissimo paio di occhiali da vista. Ciò che infatti li caratterizza è la possibilità di permettere a chi li indossa di essere presenti allo stesso tempo nella realtà aumentata e in quella reale. L'idea che ha guidato gli sviluppatori di Meta in questi ultimi anni – l'azienda li aveva annunciati per la prima volta cinque anni fa – è la convinzione che "le persone non dovrebbero essere obbligate a scegliere tra un mondo di informazioni a portata di mano ed essere presenti nel mondo fisico che le circonda".
Gli occhiali presentano un telaio in magnesio leggero, per questo sono molto leggeri e facili da indossare (pesano meno di 100 g) e sono stati costruiti con "tecniche innovative di gestione termica e miniaturizzazione di sensori e fotocamere", spiega Meta. Mentre gli occhiali sono dotati dei sensori necessari per i comandi volaci e il tracciamento di occhi e mani, un braccialetto a tecnologia EMG (elettromiografia) permette di interagire con esso in modo discreto, che consente "un input sottile e socialmente accettabile", oltre a permettere di utilizzare il dispositivo anche in condizioni di scarsa illuminazione o in ambienti pubblici.
Cosa potranno fare i nuovi occhiali
Attraverso lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia, gli occhiali Orion promettono di offrire "il più vasto campo visivo nel più piccolo paio di occhiali AR mai realizzato finora". Così chi li indossa può accedere a finestre multitasking, ologrammi a grandezza naturale e a qualsiasi contenuto digitale abbia bisogno di consultare, senza mai interrompere la visione dello spazio fisico che lo circonda.
Inoltre, spiega Meta, gli occhiali Orion sono dotati dell'assistente intelligente di Meta (Meta AI), in modo tale de permettere agli utenti che li indossano di osservare il mondo che li circonda e chiedere e visualizzare in tempo reale tutte le informazioni di cui hanno bisogno.
Tra le tante altre cose che Meta promette di rendere possibili con i suoi nuovi occhiali Orion c'è ad esempio la possibilità di fare videochiamate direttamente con l'ologramma della persona chiamata a grandezza reale, senza il bisogno di dover tenere il telefono in mano, ma continuando ad avere piena libertà di movimento.
Intanto, Meta ha iniziato a distribuire i suoi occhiali ai propri dipendenti e sta selezionando un numero di persone nel pubblico esterno che sperimenteranno il nuovo dispositivo. In questo modo l'azienda – ha spiegato – potrà utilizzare i loro feedback per continuare a lavorare all'ideazione di nuovo modello di occhiali Orion AR per il mercato