Meta elimina i fact checker, Benifei (PD): “Vi spiego cosa rischiano gli utenti in Europa”
Meta eliminerà i fact-checher, d'ora in poi la moderazione delle piattaforme sarà affidata agli utenti, segnaleranno i contenuti pericolosi, offensivi o violenti attraverso le community notes. Questo negli Stati Uniti. L'azienda non ha ancora annunciato i suoi piani per l'Unione europea, Instagram, Facebook e Threads quindi non cambieranno per i cittadini dell'Unione, ma potrebbe essere questione di tempo. Zuckerberg ha annunciato le nuove policy in un video: "Ecco cosa faremo. Per prima cosa, ci libereremo dei fact checker e li sostituiremo con note della comunità simili a X", ha spiegato.
Bisogna quindi guardare a X per immaginare come si trasformeranno le piattaforme di Meta. L'orizzonte non promette bene. Il social di Elon Musk infatti si è trasformato in una terra selvaggia attraente per estremisti, misogini e razzisti. Un covo polarizzato fatto di fake news e meme di cattivo gusto. E infatti l'annuncio di Zuckerberg ha sollevato nuove preoccupazioni. Il Centre for Information Resilience, organizzazione per il monitoraggio dell'incitamento all'odio e della disinformazione online, ha spiegato che le community notes saranno un "importante passo indietro per la moderazione dei contenuti in un momento in cui la disinformazione e i contenuti dannosi si stanno evolvendo più velocemente che mai".
Gli utenti dell'Unione al momento sono al sicuro. Regolamenti come Digital Services Act e il Digital Markets Act rappresentano una garanzia. Per capire meglio però quali sono le prospettive e i rischi per i cittadini dell'Unione abbiamo parlato con Brando Benifei, presidente della delegazione del Parlamento Europeo per le relazioni con gli Stati Uniti d’America.
Mark Zuckerberg ha deciso di sostituire i fact-checker professionisti con gli utenti, nella pratica, cosa cambia?
La sostituzione dei fact checkers con le note degli utenti comporta la deresponsabilizzazione della piattaforma che delega diciamo allo spirito della comunità e al consenso della comunità, una verifica sulla veridicità o sulla offensività o pericolosità dei contenuti.
Quali sono i rischi?
É chiaro che questo modello presenta numerosi rischi e potrebbe non rispettare le norme europee che hanno l’obiettivo di rendere le piattaforme social sicure, proteggere gli utenti dal rischio di manipolazioni o dalla circolazione di contenuti d'odio e violenti. Credo che il sistema di community notes non sia in grado di tutelare queste garanzie.
Meta così facendo si accoda al modello di X…
Sì, e infatti il modello di X è oggetto di indagine da parte della Commissione europea, e noi chiediamo di accelerare. Il Parlamento Europeo sta prendendo iniziative in queste settimane, del resto anche durante le audizioni dei commissari era emerso questo tema. Ecco oggi diventa ancora più urgente accelerare questo lavoro di implementazione perché sembra essere un po' la pietra angolare per poter affermare un modello diverso da quello del far west digitale.
E infatti, come dicevamo, per il Digital Services Act e il Digital Markets Act piattaforme come Meta devono impedire la diffusione di informazioni false e fuorvianti. Sono sufficienti come garanzia?
Allora Meta e le altre piattaforme sono sottoposte alla norma, quindi devono dimostrare di impedire questa diffusione di informazioni false, fuorvianti. Questo esame lo sta facendo la Commissione, noi ci confronteremo con la stessa Commissione e con il Parlamento, ma personalmente mi sembra difficile che questo sistema, eliminando qualunque forma di responsabilità della piattaforma stessa, possa essere considerato sufficiente.
Ecco, secondo la Commissione europea il nuovo sistema di moderazione deve essere sottoposto a una valutazione del rischio prima di essere implementato nell'UE. Potrebbe superare la valutazione?
Io non penso che possa superare la valutazione, e spero anzi che non ci siano pressioni lobbistiche affinché questa valutazione venga superata. Ricordiamoci che in passato Trump, quando è stato presidente degli Stati Uniti, ha limitato la volontà di regolare le piattaforme con dazi e azioni ostili nei confronti di altri Paesi. Questo per noi non è accettabile, tutelare lo spazio digitale significa tutelare la nostra democrazia. Dunque ci aspettiamo che la commissione sia rigorosa nelle valutazioni che devono essere fatte.
Zuckerberg ha accusato l’Unione europea di essere un “luogo della censura”, è così?
Trovo ridicole le affermazioni di Zuckerberg. Le misure che oggi lui definisce “censura” erano state appoggiate, supportate, e implementate dalla stessa Meta. Dunque pare chiara una volontà di riallineamento legato a un cambiamento del quadro politico, e francamente lui dà una bruttissima immagine di sé stesso che appare piegato a una volontà politica, sconfessando anche le misure che la stessa Meta aveva messo in campo.
Meta non ha piani immediati per porre fine al fact-checking nell'UE. Potrebbe cambiare idea?
Bisognerebbe chiederlo a Meta, io ritengo però che dopo il video di Zuckerberg sia plausibile un tentativo. L’Unione europea dovrà esaminare qualunque misura alla luce delle norme esistenti. Non solo il Digital Service Act, ma anche il rispetto delle dei criteri di trasparenza dell’ IA Act, che entrerà in vigore presto, ad agosto 2025.
Meta potrebbe fare pressioni?
Il rischio è scontato ed è anche legittimo, del resto le grandi imprese, come qualunque altra organizzazione, fa presente il proprio punto di vista 12e fanno pressioni, e possono anche essere particolarmente pervasive e pesanti. È giusto che tutti esprimano il loro punto di vista, ma deve poi essere il legislatore che decide pesando gli equilibri e guardando al bene dei cittadini e alla tutela della democrazia. Ci sono regole nei media tradizionali, ci sono regole nella nostra società, il web non può essere senza.
Immaginiamo lo scenario peggiore. Quali potrebbero essere i rischi per gli utenti dell'Ue?
In contesto dove manca una normativa efficace ci sono diversi rischi. Tra questi la manipolazione dei contenti, la creazione di bolle, di verità alternative, anche su fatti e dovrebbero essere incontrovertibili, in generale una estrema polarizzazione della società, un po’ come sta succedendo negli Usa che non hanno le nostre regole. Ecco credo che questo sia molto preoccupante. Quindi sarà fondamentale far rispettare le regole.