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I minori in Cina useranno lo smartphone solo due ore al giorno: “Dobbiamo frenare la dipendenza online”

I dispositivi devono essere impostati in base all’eta. Gli utenti tra i 16 e i 18 anni potranno usare gli smartphone due ore al giorno, i minori di otto quaranta minuti.
A cura di Elisabetta Rosso
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Finora nessuno aveva messo sul tavolo restrizioni così dure. Ora la Cina però vuole imporre una stretta per limitare l'uso dello smartphone ai minori, e le decisioni del governo hanno innescato un effetto domino che ha fatto crollare i prezzi delle azioni delle grandi società tecnologiche del Paese. Mercoledì 2 agosto, la Cyberspace Administration of China (CAC) ha infatti chiesto ai produttori di dispositivi, sistemi operativi, app e app store di introdurre la "modalità minore", per imporre limiti di tempo prestabiliti a ragazzi e bambini. Dietro la decisione c'è la volontà di frenare la dipendenza dei minori online. Come ha spiegato la CAC: "Per rafforzare efficacemente la protezione online dei minori, negli ultimi anni il CAC ha spinto per l'istituzione di una modalità giovanile sulle piattaforme Internet, ampliandone la copertura, ottimizzandone le funzioni e arricchendola con contenuti adeguati all'età".

L'impatto sul mercato è stato immediato. L'annuncio infatti ha spaventato gli investitori facendo crollare il prezzo delle azioni, quelle di Tecent sono scese del 3%, Bilibili del 7%, e il gruppo cinese di e-commerce Alibaba è sceso del 3%. Il CAC ha detto che le bozze delle linee guida sono aperte al feedback pubblico fino al 2 settembre. Non ha specificato quando le nuove regole entreranno in vigore.

Le restrizioni dalla Cyberspace Administration of China

I dispositivi devono essere impostati in base all'eta. Gli utenti tra i 16 e i 18 anni potranno usare gli smartphone due ore al giorno, i minori di 16 un'ora e i bambini sotto gli otto anni quaranta minuti. Non solo, la modalità minore permetterà di utilizzare i dispositivi tra le 6.00 e le 22.00, di notte invece saranno attive solo le le chiamate di emergenza e le app approvate dal nuovo regolamento. Appariranno sugli schermi anche messaggi pop-up per ricordare ai bambini di spegnere i dispositivi dopo 30 minuti di utilizzo.

In realtà le piattaforme come ByteDance, proprietaria di TikTok, Bilibili e Kuaishou, offrono già "modalità per adolescenti" che limitano il tempo trascorso sulle app e filtrare contenuti violenti o potenzialmente pericolosi. L'app Douyin sempre di ByteDance, ha imposto un limite orario prestabilito, impedisce infatti agli adolescenti di rimanere sul social per più di 40 minuti al giorno.

Non è la prima volta

La storia si ripete, e infatti il blocco del governo cinese arriva due anni dopo le restrizioni sui videogiochi per i bambini, nel 2021 infatti aveva imposto il limite di tre ore a settimana per frenare la "dipendenza giovanile dai videogiochi". Anche in quel caso la mossa aveva messo in difficoltà le società di giochi cinesi che si erano dovute rivolgere al mercato estero e collaborare con società straniere, gli analisti di Goldman Sachs avevano spiegato che grazie al "potenziale mercato estero", le società di videogiochi avrebbero resistito nonostante le restrizioni.

E così è stato. Le aziende sono riuscite ad aumentare la loro quota di mercato aggregata all'estero, "nel 2017 era il 10% e ha raggiunto il 22% a fine 2022", ha spiegato Goldman Sachs. "GS Research prevede che tale quota potrebbe salire fino al 30% entro il 2025".

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