Mark Zuckerberg rimuove gli assorbenti dai bagni per gli uomini di Meta: è la nuova linea
Il cambio di rotta non si ferma al fact-checking. Meta, l’azienda che gestisce Facebook, Instagram e WhatsApp, ora seguirà anche delle policy diverse per i temi che riguardano le minoranze etniche, la comunità LGBTQIA+ e in generale tutti quelle categorie che rientravano nelle policy di Diversity e Inclusion. Un cambio di rotta che non influisce solo sui contenuti sulla piattaforma ma anche le nuove regole interne dall’azienda.
Il New York Times ha fotografato il nuovo assetto di Meta in un reportage firmato da Mike Isaac, Sheera Frenkel e Kate Conger. La società da quasi 70.000 dipendenti e dal valore di 1.554 miliardi di dollari non sarà più quella che conosciamo, probabilmente anche nelle modalità di decisione. Il nuovo orientamento infatti è stato definito direttamente da Mark Zuckerberg nel giro di poche settimane.
Cosa sta cambiando dentro Meta
Il primo cambiamento è l’annuncio che Meta avrebbe abbandonato il lavoro sui temi di Diversity e Inclusion. Uno dei gesti che hanno segnato questo distacco è stata la richiesta di rimuovere tamponi e assorbenti per il ciclo dai bagni degli uomini. La presenza di tamponi e assorbenti serviva per tutelare i dipendenti non binari o in fase di transizione di genere che preferivo usare i bagni per gli uomini.
Quello che noteranno gli utenti sulle piattaforme sarà in linea con il nuovo orientamento di Zuckerberg, esposto al pubblico giusto qualche giorno prima dell’insediamento ufficiale di Donald Trump alla presidenza della Casa Bianca. Le policy per l’Hate Speech ora diventeranno le policy per l’Hateful Conduct.
I margini di tolleranza, almeno dalle prime informazioni, si allargheranno.Tra le nuove regole dovrebbe essere possibile associare malattie mentali e orientamento sessuale. Al momento il quadro è ancora confuso, a quanto pare anche per gli stessi dipendenti che hanno spiegato di aver letto regole a volte contraddittorie. E ancora, secondo 404 Media, Meta rimuoverà anche i temi, nel senso di sfondi e colori, legati alla comunità trans e a quella non-binaria nelle chat di Messenger.