Mark Zuckeberg lancia il suo esercito di chatbot: avranno personalità diverse per ogni bisogno
Nell'era della personalizzazione, dove i feed ci nutrono con diete algoritmiche pensate apposta per noi, quasi ce li aspettavamo i chatbot con diverse personalità. E chi se non Meta poteva creare degli assistenti personali studiati ad hoc. Anzi delle "personas", i ricercatori hanno chiamato così i chatbot proprio per la loro capacità di simulare caratteristiche differenti. Facciamo un esempio. Nel rapporto, che è stato letto dal Financial Times, vengono descritti assistenti virtuali in grado di parlare come Abraham Lincoln, e altri che si trasformano in agenti di viaggio per vacanze adatte ai surfisti.
Come ha spiegato Meta, lo scopo di questi chatbot sarà fornire una nuova funzione di ricerca e offrire consigli. L'estrema specializzazione sarà il loro punto di forza. Secondo l'azienda servono più chatbot per aiutare gli utenti a affrontare problemi diversi, l’obiettivo a lungo termine è sviluppare avatar chatbot nel Metaverso, che rimane, nonostante tutti i passi falsi, il grande obbiettivo di Mark Zuckerberg. Il modello IA dovrebbe essere Llama 2, l'intelligenza artificiale (IA) di Meta e i chatbot personalizzati potrebbero già arrivare a settembre.
La nuova intelligenza artificiale di Meta
Zuckerberg ha annunciato che sta collaborando con Microsoft per lanciare Llama 2 e cioè "il nuovo modello linguistico open source gratuito, per la ricerca e l'uso commerciale." Il nuovo modello linguistico funziona a grandi linee come tutti gli altri chatbot alimentati dall'intelligenza artificiale generativa, eppure Meta ha cercato di differenziarsi dai suoi rivali rivelando i dati e il codice che utilizza per costruire i sistemi e addestrare l'IA.
"L'open source promuove l'innovazione perché consente a un numero maggiore di sviluppatori di lavorare con le nuove tecnologie. Inoltre migliora la sicurezza perché quando i software sono aperti, più persone possono studiarli per identificare e risolvere potenziali problemi. In generale, credo che se l'ecosistema online fosse più aperto si otterrebbero maggiori progressi e questo è il motivo per cui stiamo rendendo Llama 2 open source", ha spiegato Zuckerberg. "Non vedo l'ora di vedere cosa costruirete!".
Tanti piccoli chatbot specializzati
In realtà si sta già cercando di "suddividere" l'intelligenza artificiale a seconda della specialità per renderla più efficente. In GPT 4, l'ultima versione del chatbot di OpenAI, non ci sarebbe una sola intelligenza artificiale, ma un gruppo di 16 IA più piccole che elaborano le informazioni a seconda delle necessità. Ogni IA è addestrata su aree tematiche specifiche. Quindi se un utente fa una domanda il sistema dovrebbe riuscire a individuare quali sono i modelli più adatti da interpellare per generare una risposta.
Questo approccio viene chiamato Mixture-of-Experts (MoE). Il CEO dell'Allen Institute for AI Oren Etzioni in una mail a Insider ha scritto: "Ci sono due ragioni tecniche per utilizzare un approccio MOE: risposte generate meglio e risposte più economiche e più veloci, la miscela ‘giusta' ti darà entrambi, ma spesso c'è un compromesso tra costo e qualità", ha aggiunto Etzioni.