L’ultimo evento di Fortnite è ispirato a un’importante galleria d’arte di Londra
Fortnite accoglie la mostra "New Fiction" dell'artista pop americano Brian Donnelly, meglio conosciuto come Kaws. Luogo in cui si tiene il nuovo evento virtuale è la Serpentine Gallery, nota galleria d'arte di Londra, interamente visitabile nel battle royale di Epic Games. Girovagando tra le sue sale digitali, è possibile ammirare enormi dipinti colorati e statue ritraenti iconici personaggi dell'artista, come il gigantesco Companion. Ad arricchire il tutto, vi è un grande giardino, anch'esso decorato con sculture e opere d'arte. Per l'occasione è persino possibile partecipare a uno spettacolo in Realtà Aumentata (AR) grazie all'app Acute.
A differenza di eventi precedenti, come l'installazione interattiva "Your Progress Will Be Saved" o "Kid A Mnesia" creata in collaborazione con i Radiohead, "New Fiction" è meno sorprendente e sperimentale: si tratta di una semplice visita all'interno di una rinomata galleria. Un'altra differenza sostanziale tra gli eventi sopracitati riguarda la presentazione: normalmente iniziative del genere sono raggiungibili in una sezione della modalità Creativa, ma questa volta Epic Games ha deciso di rendere la mostra "New Fiction" l'hub principale della modalità sopracitata di Fortnite. Un'attenta scelta che ha lo scopo di ottenere maggiore visibilità e partecipazione dell'utenza.
L'evento in collaborazione con Kaws mostra ancora una volta la volontà di Epic Games di rendere Fortnite un contenitore digitale di cultura pop, che vada oltre alle meccaniche ludiche da battle royale, attraverso mostre museali, concerti e crossover con importanti franchise. Restando sul versante artistico, il noto videogioco vede la partecipazione di altri artisti di spicco, come Christian Ward e Yuko Shimizu, per la creazione di schermate di caricamento originali e altri elementi grafici. Inoltre, in occasione dello scorso evento di Halloween, gli utenti hanno potuto acquistare un personaggio di gioco progettato da Kaws. In un'intervista su The Guardian, l'artista americano ha descritto questo tipo di iniziative come un modo "per costruire ponti verso una nuova generazione". Parole che consolidano il ruolo di Fortnite come fenomeno culturale.