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Luca Cena, influencer di libri antichi: “Trovo volumi rari e ne parlo su TikTok, i giovani apprezzano”

Dopo il Covid Luca Cena ha deciso di approdare sui social per raccontare e mostrare agli utenti saggi, romanzi, e manuali. “Sentivo l’esigenza di immergere una professione molto antica, quella del libraio antiquario, in un contesto contemporaneo”, ha raccontato a Fanpage.it.
Intervista a Luca Cena
Libraio antiquario
A cura di Elisabetta Rosso
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"È da 13 anni che rincorro libri", dice Luca Cena mentre posa sul tavolo la prima edizione del 1872 di Alice attraverso lo specchio di Lewis Carroll, illustrato da John Tenniel. Siamo dentro la sua libreria White Rare Lands Book, sul tavolo, impilati, ci sono manuali, saggi, romanzi che vanno dai 350 euro fino a parecchie decine di migliaia di euro. "Spesso i libri vengono da me, i privati mi contattano per comprarli, o mi chiedono di valutarli per capire se è qualcosa di raro".

Il lavoro di Luca è questo, capire il valore di un libro, poi comprarlo, e rivenderlo. Ma non solo. Dopo il Covid infatti ha deciso di approdare sui social "per immergere una professione molto antica, quella del libraio antiquario appunto, in un contesto contemporaneo". Accende la camera, si siede, e mostra tavole anatomiche di Giuseppe Bossi, diari di viaggio del 1852, manuali di alchimia che contengono la ricetta per la pietra filosofale. Funziona. In questo momento su TikTok ha 173,200 follower. 

Come è iniziato questo lavoro?

Grazie alla mia famiglia. Io nasco in questo ambiente perché i miei sono entrambi librai antiquari. Dopo i cinque anni di giurisprudenza e un anno di praticantato, mi sono reso conto che non era la mia strada e quindi ho deciso di cominciare con i miei genitori, nella loro libreria. Poi con mia mamma nel 2019 ho aperto With Rare Books, che è la libreria in cui ci troviamo oggi.

Cosa serve per fare questo mestiere?

Non c'è un percorso di studi dedicato. Ci sono diverse università che hanno dei corsi, magari focalizzati su certi aspetti di questo mestiere, come l’archivistica, la conservazione dei beni culturali. Ma di base serve l'esperienza.

Qual è la prima cosa che hai imparato?

Forse la sensibilità, quella necessaria per riconoscere un libro importante, rispetto magari a un altro che invece non lo è. Il rischio è quello di andare a comprare tante cose che poi magari non hanno grande valore.

Hai sempre amato i libri?

Sempre. Ho avuto la fortuna di nascere in un contesto che me li faceva vedere, toccare di continuo. Sia quelli che i miei genitori trattavano in libreria, quindi i libri da collezione, inavvicinabili per un bambino, sia quelli in casa, che non sono mai mancati, e hanno sempre accompagnato la vita mia e delle mie sorelle.

Qual è il libro che ti ha cambiato la vita? 

Sono due, credo. Il diavolo sulle colline di Cesare Pavese, e L'antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Forse perché mi hanno intercettato in un momento della vita, in due momenti in realtà molto differenti e molto delicati, quindi sono stati due libri particolarmente incisivi.

Quando hai deciso di aprire i tuoi canali social?

Durante il Covid ero completamente scoperto sui social, li usavo pochissimo, poi ho deciso di aprire tutto: TikTok, Instagram, YouTube.

Come mai?

Sentivo l'esigenza di immergere una professione molto antica, quella del libraio antiquario, in un contesto contemporaneo. Per questo ho deciso di portare sui social il mio contenuto.

Ha funzionato subito?

Sì, e anche abbastanza bene.

Secondo te perché?

Beh io immaginavo che questo tipo di contenuti non fossero coperti da chissà quanti creator e quindi sapevo che ci sarebbe stato un interesse. Non immaginavo però così ampio. In verità non lo so perché ha funzionato. Però ogni tanto me lo chiedo. Credo che ci sia in generale un'esigenza di contenuti che vadano un po' oltre a quelli a cui siamo forse troppo abituati.

Chi è il tuo pubblico?

Io mi rivolgo ai collezionisti. Poi sui social anche i ragazzi più giovani si sono dimostrati attratti. È stato bello vedere adolescenti avvicinarsi a questi contenuti e in maniera curiosa.

Parlavi di contenuti che vanno oltre a quelli a cui siamo abituati. Spiegati meglio. 

C'è un'esigenza, secondo me, di contenuti divulgativi, ben studiati, di qualità. Le persone reagiscono bene. Io non sono un caso isolato, conosco tanti creator che divulgano cultura e tutti hanno un ottimo riscontro dal pubblico.

Tu come prepari i video che pubblichi sui social?

Prima di girare non solo mi guardo il libro e mi formulo l'esposizione, ma studio l’aspetto più interessante da poter trasmettere. Il famoso hook, il gancio per acchiappare l'attenzione delle persone, non è così facile da trovare in un libro.

Cosa ti scrivono o chiedono i tuoi follower?

Chi si appassiona a questo argomento mi chiede di tutto e di più. Molti ragazzi giovani vogliono sapere come iniziare questo mestiere, oppure dove trovare un determinato libro. Ho notato che il mio contenuto spesso attiva un'azione dell'utente, che si alza dalla sedia o dal divano per cercare nella propria biblioteca o nella biblioteca dello zio, del nonno, di un parente, se ci sono dei libri rari. Tantissimi infatti mi contattano per chiedere una valutazione.

Come si riconosce un libro raro?

Ci sono dei criteri da poter seguire per identificare un libro raro, ma variano molto. L'epoca è sicuramente un indicatore di rarità, ma ci sono delle edizioni del Novecento molto, molto più costose di libri del Cinquecento. È importante per esempio se è il libro di un autore noto, sicuramente più ambito nel collezionismo rispetto a uno che non lo è. Poi gli argomenti sono molto importanti.

Per esempio?

Un libro di esoterismo oppure un libro di astronomia, o archeologia hanno sicuramente un impatto più curioso nel collezionismo. Oppure se pensiamo a certi libri di medicina che negli anni hanno portato a degli avanzamenti importantissimi sia in termini conoscitivi sia tecnici. Quelli sono dei tasselli che, messi uno dopo l'altro, portano poi a quello che noi oggi sappiamo della medicina. Forse è uno degli aspetti più affascinanti dei libri.

Dicevi che spesso ti capita di valutare i libri, come stabilisci il prezzo?

La fortuna è che il libro antico vive di un mercato che esiste da 200, 300 anni, quindi noi abbiamo dei dati sui prezzi che sono stati decisi. Difficilmente un libro non è mai stato sul mercato, e infatti io risalgo di solito all’ultimo prezzo. Ci sono poi occasioni particolari dove si parla di libri che non sono mai stati valutati.

Ti è mai capitato?

Mi è capitato di recente. Si tratta di un atlante di anatomia, quindi una raccolta di stampe anatomiche dell'Ottocento che mi ha molto colpito perché appunto non era mai stata sul mercato. E in quel caso ho dovuto decidere io il prezzo.

E come hai fatto?

Le ho paragonate a delle tavole equiparabili che invece hanno visto il mercato e quindi mi danno un punto di riferimento.

Sempre parlando di prezzi. Quanto costano più o meno i libri che ci sono qui dentro?

Qui dentro noi trattiamo libri che partono dai 300 euro ai 350 euro fino a parecchie decine di migliaia.

Come hai cercato e trovato questi libri?

Io li compro da privati e quindi arrivano da me. Il privato mi contatta per una prima valutazione, poi eventualmente una vendita, ma a volte le persone vengono qua con i propri libri per capire di cosa si tratta, per valutarli ed eventualmente venderli.

Di che libri stiamo parlando, mi mostri qualcosa?

Sicuramente tra i libri più interessanti che mi è capitato di trovare ultimamente c’è la prima edizione inglese di Animal Farm di George Orwell. È un libro molto raro, perché ha una storia editoriale molto complessa. Orwell, quando decise di pubblicarlo, trovò ovviamente parecchi ostacoli perché c'erano veri e propri governi che ne impedivano lo stampaggio e venne censurato in molti Paesi, come la Cina.

A proposito di prime edizioni, hai anche quella di Harry Potter e la pietra filosofale.

Sì. In molti sono andati a cercare nelle proprie librerie per vedere se ci fosse. Alcuni l’hanno anche trovato. La prima edizione di Harry Potter e la pietra filosofale, stampato da Salani nel 2008, si distingue dalle edizioni successive per un particolare, anzi più di uno. Ma quello più evidente è che Harry Potter non ha gli occhiali.

Quanto può arrivare a costare?

Se è in ottime condizioni, quindi senza dediche e senza timbri, e perfettamente conservata, può arrivare ai 1.800, 2.000 euro.

Poi?

Un manuale di pittura francese stampato nel 1708, questo qua è uno dei miei preferiti. È particolare perché per la prima volta viene rappresentata questa ruota cromatica per lo studio dei colori, è stato stampato in bianco e nero, e poi colorato con gli acquarelli. Ah piccola postilla, non uso i guanti con i libri antichi, cosa che mi chiedono in tantissimi perché non sono adatti, rischiano addirittura di rovinare il libro. Basta avere le mani asciutte, pulite e si possono maneggiare così. Però me lo chiedono in tanti e in tanti si arrabbiano anche.

Prima mi hai detto che i libri esoterici sono di valore, me ne mostri qualcuno?

Questo è un libro molto particolare di Francisco Torreblanca, un autore spagnolo, stampato nel 1678. Parla dei delitti commessi da persone impossessate dal demonio. Leggendolo ho trovato a pagina 206 un riferimento addirittura alla licantropia che noi oggi leggiamo sui libri fantasy, ma che purtroppo all'epoca era ritenuta un problema. Ma sono trattati anche i rimedi.

Per esempio?

Non sono belli. Incarcerazioni, tortura, fino alla pena di morte. È interessante anche questo libro di Giovanni Boccaccio che noi conosciamo per il Decameron, ma che all'epoca divenne molto noto per questo titolo: La genealogia degli dei.

Dove compare il Demogorgone. 

Sì, troviamo questo albero genealogico raffigurante appunto tutte le diramazioni parentali degli dei. Il primo, quindi il capostipite, è il Demogorgone, che è lo stesso poi citato in Stranger Things. La serie lo riprende da Dungeons and Dragons, che però trae tutta la sua origine da questo libro. Anche se, in verità, sembra che sia stato un errore grammaticale tramandato poi nei secoli, perché è una traslazione di demiurgo che poi viene interpretato malamente da un grammatico romano.

Nei libri che hai comprato ti è mai capitato di trovare una dedica, magari di qualche personaggio storico?

In diversi libri. Il primo che mi viene in mente è un libro per bambini donato da Madame Curie a una sua amica con una lunga dedica per il nascituro. Mi ha colpito conoscere una parte della sua storia personale, qualcosa in più su un personaggio come lei, che ha dedicato alla sua amica questo libro per la nascita del figlio.

Il tuo mestiere è vendere libri, ma ce n’è uno che non venderesti mai?

Sì, e infatti non è qui, ma a casa. Però non posso dirti qual è.

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