video suggerito
video suggerito

L’intelligenza artificiale svela come saranno le nostre vacanze nel 2070: è impressionante

Aeroporti ipertecnologici, stanze sul fondo dell’Oceano e ristoranti in orbita, alcune tracce del futuro ci sono già eppure sono accessibili a pochissime persone a causa dei prezzi elevati. Partendo dai dati di un report di Easyjet abbiamo chiesto all’IA di immaginare come saranno i nostri prossimi viaggi.
A cura di Elisabetta Rosso
34 CONDIVISIONI
Immagine

Il rischio è sempre quello di cadere nel paradosso delle macchine volanti. Già 70 anni fa pensavamo di abbandonare il suolo ma l'innovazione ci ha portato su altre strade. Vale per i viaggi nel tempo e per chi sosteneva che entro il 2030 avremmo trascorso le vacanze su enormi dirigibili galleggianti con giardini pensili. Eppure la tecnologia sta già rimodellando il nostro modo di viaggiare, così abbiamo chiesto all'intelligenza artificiale di immaginare le vacanze del futuro, per farlo ci siamo basati su un report di Easyjet del 2023 che, partendo dalle nuove tecnologie, ha descritto come potrebbero essere i viaggi nel 2070.

Dai pod su Marte agli alberghi sul fondo del mare. Alcune tracce del futuro in realtà ci sono già, ma come spesso succedere all'inizio sono accessibili a pochissime persone. Per esempio si possono prenotare stanze a 13 metri sotto il livello del mare, ma costa tra i 15.000 e i 30.000 dollari. Il 29 giugno è partito ufficialmente il primo volo commerciale della Virgin Galactic, la compagnia di Richard Branson. Il piano è costruire uno stormo di aerei talmente grande da permettere di vendere almeno 400 voli all'anno. A partire da questi spunti abbiamo chiesto a Midjourney di generare le immagini delle vacanze del futuro. Il trucco è conoscere il gergo fotografico. Non è sufficiente scrivere “scatto realistico”, servono formati, marche delle camere, effetti, filtri. Non solo, in alcuni casi l'IA non avendo punti di riferimento ha faticato. Per esempio è stato difficile per Midjourney generare le immagini dei ristoranti nello Spazio (stanno già provando a costruirli) perché molto semplicemente nel suo "archivio", con il quale è stata addestrata, ci sono meno immagini di camerieri che servono la cena con vista sulla Terra, rispetto a una tavola calda normale. E infatti più volte ha proposto interni di ristoranti con i pianeti appesi o la luna disegnata sulla parete.

Aeroporti ipertecnologici

Negli aeroporti del 2070 non ci saranno passaporti tradizionali, secondo lo studio condotto il riconoscimento del passeggero avverrà con firme cardiache e con la tecnologia biometrica. Non solo, gli esperti prevedono anche materiali intelligenti capaci di modellarsi sui corpi per assicurare una seduta ergonomica. Non mancano schermi sul retro dei sedili e dispositivi optoelettronici per guardare serie o film durante il tragitto in volo.

In realtà 21 aeroporti nel mondo hanno già predisposto controlli biometrici per i passeggeri dal check-in fino all’imbarco, la tecnologia però ha sollevato preoccupazioni. L'obiettivo del riconoscimento facciale è osservare, elaborare, catalogare. Ma non solo, ha anche discriminato, e violato la privacy delle persone. La tecnologia biometrica commette ancora moltissimi errori, e prima di implementarla nelle infrastrutture sarà necessario testarla adeguatamente.

Vacanze nello Spazio

A 100 chilometri dalla Terra c'è la linea Kármán, il confine aeronautico dell'atmosfera terrestre, per la Nasa però si può chiamare Spazio tutto quello che esiste oltre gli 80 chilometri dalla superficie terrestre. Qui si sta già costruendo il turismo del futuro. La società di servizi finanziari UBS ha stimato che il mercato dei viaggi nello Spazio varrà 3 miliardi di dollari entro il 2030, la Federal Aviation Administration però deve ancora approvare la maggior parte delle spedizioni oltre la linea Kármán, e la costruzione del primo hotel spaziale non è iniziata.

I miliardari delle Big tech hanno però acceso i motori (letteralmente). Blue Origin di Jeff Bezos e Virgin Galctic di Sir Richard Branson hanno già lanciato i primi voli spaziali commerciali. Nel biglietto, costa 45.000 dollari, è anche incluso un corso di formazione che dura qualche giorno. Virgin Galctic ha anche annunciato (ottimisticamente) che aprirà nel 2027 la Pieneer Station in grado di ospitare 28 persone, promette anche ville, suite, palestre e ristoranti. Ovviamente non può mancare l'esperienza spaziale per eccellenza: la gravità simulata.

Non solo. La società Orbital Assembly Corporation sta cercando di realizzare un hotel di lusso con vista Terra. Assomiglierà a una grande ruota panoramica a 400 chilometri dal nostro pianeta, che gira abbastanza velocemente in modo da creare una forza centrifuga che compensa l’assenza di gravità.

Alberghi del futuro

C'è chi immagina alberghi sotterranei per l'efficenza energetica o in grado di utilizzare i passi degli ospiti per generare energia. Le camere più quotate sono però quelle sul fondo dell'Oceano. In realtà, come dicevamo, esistono già, sono però esclusive e inaccessibili a causa dei prezzi. Per esempio il Poseidon Undersea Resort, un hotel di lusso con 24 stanze a 13 metri sotto il livello del mare. Costa tra i 15.000 e i 30.000 dollari per una doppia. Esistono altre tre strutture simili alle Maldive, a Dubai e in Florida. Potrebbero però negli anni, come spesso succede, ridurre i prezzi e diventare accessibili al grande pubblico. Lo studio immagina anche sottomarini "sea faris", commerciali per tour subacquei nelle profondità.

Viaggi nel tempo

Li chiamano viaggi nel tempo anche se non saranno qualcosa di simile a Ritorno al Futuro. Gli esperti infatti immaginano la possibilità di vivere esperienze del passato grazie ai visori VR e alle tute tattili integrali. Le aziende stanno creando ora i dispositivi che potrebbero permettere un'esperienza immersiva, si potrebbe per esempio assistere ai Giochi Olimpici dell'antica Grecia ad Atene, o a uno scontro tra gladiatori a Roma. Una sorta di ricostruzione storica interattiva per "vivere" gli eventi della Storia durante un tour turistico.

Secondo un rapporto di ricerca pubblicato da Markets and Markets, il mercato globale della realtà virtuale dovrebbe raggiungere i 44,7 miliardi di dollari entro il 2024. Nonostante le tecnologia esista da anni l'alto costo di produzione e l'accesso limitato permettono a pochi consumatori di vivere esperienze completamente immersive.

34 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views