L’intelligenza artificiale sta cambiando i videogiochi in modi che non avevamo nemmeno immaginato
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L’avversario da battere. Il personaggio secondario che ci accompagna nel gioco. Il pianeta da esplorare che altrimenti sarebbe sempre lo stesso. L’intelligenza artificiale ha solo iniziato a mettere le sue prime strisce di codice nel mondo dei videogiochi e ora l’attenzione è concentrata su quello che può fare nella creazione dei personaggi, degli ambienti che li abitano e degli effetti con cui si animano le scene.
Insomma. Se si pensa a intelligenza artificiale e videogiochi si pensa soprattutto a come possono incidere questi algoritmi nella costruzione dell’esperienza. Eppure c’è tutto un altro aspetto che sta diventando interessante per il mercato: come l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui vediamo questa esperienza.
Volker During: “L’intelligenza artificiale diventerà una compagna di giochi”
Volker During è il Vice President e General Manager PC Gaming Business di Lenovo. Quando parliamo con lui di intelligenza artificiale e videogiochi sono due i punti su cui si concentra. Il primo è tecnico e riguarda il modo in cui guardiamo i videogiochi. L’intelligenza artificiale non serve solo per creare qualcosa ma anche per capirla meglio. Può migliorare le immagini che vediamo sullo schermo, ricostruirle, renderle più nitide e completare quello che è stato scritto nel codice, così che il videogioco semplicemente si veda meglio di come è stato progettato:
“L’intelligenza artificiale migliorerà le prestazioni dei sistemi che usiamo per il gaming. La Neural Processing Unit (NPU) che viene implementa in tanti dispositivi verrà usata per alleggerire il carico di lavoro delle componenti che si occupano della grafica. È un passaggio che permetterà alle componenti di concentrarsi di più sul gameplay, con frame rate migliori e prestazioni più elevate”.
Il secondo aspetto riguarda invece tutti i modi in cui l’intelligenza artificiale potrebbe aiutarci fuori dal gioco, dall’allenamento alla possibilità di creare contenuti dopo il gameplay: “Immagino software che permettano di creare automaticamente i contenuti delle nostre sessioni di gioco da caricare sui social, tagliando e montando insieme le parti più rilevanti del nostro gameplay”.
O ancora: “L’intelligenza artificiale potrebbe diventare anche una compagna per il gioco, un software con cui allenarti, provare strategie nuovi, sviluppare riflessi o meccaniche. Oppure anche solo fare compagnia: una software che sia in grado di fare il tifo per noi, incoraggiarsi e sollevare il morale”.
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