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Intelligenza artificiale (IA)

L’intelligenza artificiale sogna la festa dell’Inter per la vittoria in Champions, sembra vera

I festeggiamenti per la Champions League si trasformano in un modo per ragionare anche sui rischi di una tecnologia che produce immagini straordinarie. L’IA ha generato solo tifosi uomini, abbiamo dovuto esplicitamente chiedere di produrre anche immagini di donne.
A cura di Elisabetta Rosso
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Sabato 10 giugno, sul campo dello Stadio Olimpico di Atatürk, Istanbul, l'Inter giocherà la finale di Champions contro il Manchester City. Abbiamo provato a immaginare cosa succederebbe a Milano se la squadra dei nerazzurri riuscisse a vincere dopo tredici anni la Champions, come avevamo fatto per la festa scudetto del Napoli. E così abbiamo aperto Midjourey chiedendo all'intelligenza artificiale (IA) di produrre le immagini dei tifosi che festeggiano la vittoria dell'Inter. Dietro un prodotto di altissima qualità, (ormai i volti sono ultrarelistici, le dita delle mani quasi sempre cinque, gli occhi diventano espressivi e non più strabici come qualche mese fa) ci sono però alcuni problemi, e così l'esperimento dei festeggiamenti per la Champions si trasforma in un escamotage per ragionare anche sui rischi di una tecnologia che produce immagini straordinarie.

Non stiamo parlando delle scritte mal fatte, quelle tra qualche mese probabilmente andranno a posto, ma dell'assenza di donne tra i tifosi. L'IA ha prodotto anziani, giovani, bambini: tutti di sesso maschile. Solo quando abbiamo espressamente chiesto di riprodurre donne allora Midjourney ha fatto spuntare volti femminili.  Questo mette in luce un grade problema dell'intelligenza artificiale: è piena di pregiudizi. D'altronde è stata addestrata con cose troppo umane, con quasi tutto quello che è stato pubblicato nel web. E quindi insieme ai dati ha ingerito ogni stereotipo, anche quello che le donne non seguono il calcio.

I problemi dell'intelligenza artificiale

L'IA fa sempre gli stessi errori, scritte e numeri sono formule magiche illeggibili, le proporzioni a volte sono sballate e quando deve rappresentare una massa spesso semplifica il lavoro apprendendo la lezione dai puntinisti di fine Ottocento, e così le persone di trasformano in piccole macchie indistinte. Durante i test abbiamo notato che fatica a riprodurre il Duomo di Milano, trasformandolo in una sorta di triangolo bianco schiacciato al fondo di una piazza con guglie sottili ed evanescenti. Nonostante i numerosi tentativi non è riuscita a creare una riproduzione fedele. Ancora peggio il Castello Sforzesco. Mentre almeno del Duomo il rimando visivo c'era, quando abbiamo provato a produrre immagini della fortezza l'IA ha cominciato a sfornare torrette e cuspidi che non avevano niente a che fare con il castello degli Sforza. Un motivo c'è. Midjourney si nutre di moltissime fotografie per riprodurre un'immagine e sul web sono nettamente meno quelle del Castello Sforzesco rispetto al Duomo, quindi fatica di più. Anzi, la parola castello probabilmente l'ha depistato e per soddisfare le nostre richieste ha tirato fuori dal mucchio immagini generiche di fortezze, ed ecco perché il Castello Sforzesco dell'IA assomigliava più al castello di Neuschwanstein (quello della Disney).

Secondo l'intelligenza artificiale poi non esistono tifose donne. In tutti i test fatti non è mai apparsa una figura femminile, insomma sembra che sposi il vecchio stereotipo che le donne di calcio non capiscono nulla e quindi le elimina. Solo quando abbiamo esplicitamente chiesto "foto di coppie" o di "ragazze con le sciarpe dell'Inter che festeggiano" siamo riusciti a scorgere volti femminili. Un problema di genere dell'intelligenza artificiale era già emerso con Lensa.AI, l'app che sessualizzava le foto delle donne trasformandole in dive erotiche. Anche in quel caso avevamo svolto alcuni test scoprendo che il volto e il corpo femminile venivano piegati sotto gli stereotipi del desiderio maschile. In mezzo alle 50 immagini generate c’erano anche ritratti sobri che rappresentavano il viso pulito senza distorsioni sensuali, eppure in ognuna delle categorie create dall’IA è apparsa almeno una riproduzione erotica del soggetto: seni ingrossati, fianchi esuberanti, e parti del corpo scoperte.

Qualche regola tecnica per Midjourney

Come sempre, il trucco è conoscere il gergo fotografico. Non si può scrivere "I tifosi dell'Inter festeggiano a Milano" altrimenti il risultato assomiglia a un fumetto mal fatto con colori psichedelici e qualche dita di troppo. Le parole chiave sono fondamentali, e quindi formati, marche delle camere, effetti, filtri. Abbiamo inserito nel prompt ogni dettaglio possibile, il tipo di luce (morbida, cinematografica, naturale, da studio, luce intensa, diffusa, o con il filtro polarizzato), la qualità delle immagini, e le proporzioni, per esempio l'intelligenza artificiale è particolarmente brava a riprodurre scatti in 6:9.

Nel prompt è stato scritto anche l'obiettivo che volevamo riprodurre, 80 mm o 100 mm, segnalato l'inquadratura e in alcuni casi la marca della macchina fotografica, o della pellicola per aiutare l'IA a simulare in modo realistico uno scatto. Un regola molto semplice che funziona ogni volta è inserire un fotografo di riferimento. Dato che Midjourney è stata addestrata anche con le opere di altri artisti (e qui si aprirebbe un capitolo a parte per capire come risolvere il problema del diritto d'autore), recepisce bene i comandi quando rimandano ad esempi concreti che può pescare dal suo serbatoio di fonti.

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