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Intelligenza artificiale (IA)

Questi abiti che hanno sfilato a Hong Kong sono stati disegnati da un’intelligenza artificiale

Gli stilisti hanno lavorato con il software AiDa per creare le nuove collezioni, la sfilata mostra come l’Ia stia diventando uno strumento d’ispirazione creativa.
A cura di Elisabetta Rosso
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Piumini traslucidi, maschere blu monocromatico, volti oscurati da panni neri, c’è qualcosa di alieno quest’anno sulle passerelle di Hong Kong. E infatti gli abiti non sono stati creati solo da esseri umani.

Gli stilisti hanno dato la linea guida e poi è entrato in gioco un aiutante inedito: l’intelligenza artificiale. Sul tappeto rosso, il 19 dicembre, sono apparsi abiti ibridi, futuristici, ispirati dalle macchine, abiti capaci di mostrare a tutti cosa succede se l'Ia entra nel circuito creativo dell'universo fashion.

Il Fashion X AI

L’evento, sponsorizzato dall’Institute of Artificial Intelligence Design (AiDLab), ha portato sulle passerelle il “FASHION X AI Fashion Show” al M+ Museum. Una serata per mostrare cosa succede se si applica l’intelligenza artificiale alla moda.

La sfilata ha messo sotto i riflettori più di 80 abiti di 14 designer, tutti creati con l'aiuto del software di intelligenza artificiale AiDA, abbreviazione di "AI-based Interactive Design Assistant". Il software sviluppato dagli studenti di dottorato e accademici presso l'AiDLab di Hong Kong.

Come funziona AiDa?

Il sistema AiDA è capace di riconoscere, rilevare e generare immagini. Per esempio, i designer possono caricare bozze, materiali e tavolozze di colori su un moodboard virtuale e l'algoritmo del software genera progetti che poi gli stilisti possono modificare, aggiungendo dettagli, accessori, cambiando i colori o modellare secondo un determinato stile. Il sistema è in grado di produrre decine di modelli diversi in pochi secondi. AiDA è stato lanciato ufficialmente con lo spettacolo Fashion X AI, ma è già disponibile per i designer in Europa e Asia Pacifico.

Secondo il CEO di AiDLab Calvin Wong, il software è stato creato come "strumento di supporto" per i progettisti. "AiDA è un assistente per gli stilisti, per aiutare i designer e l'intelligenza artificiale a lavorare insieme per creare la collezione finale".

Il legame tra stilisti e intelligenza artificiale

Lo stilista di Hong Kong, Mountain Yam, che ha utilizzato AiDA negli ultimi sei mesi, ha spiegato che l’Ia non ga avuto solo un ruolo pratico, ma è stata in grado di ispirarlo. "Il nostro rapporto è come una relazione romantica. Mi è sembrato di conoscerla gradualmente (AiDA) e lei piano piano ha imparato a conoscere i miei progetti", ha detto Yam. "Seguendo le mie linee, stili e database, il sistema mi ha proposto alternative che forse non avrei mai considerato, ma che AiDA ha ritenuto adatta a me. Credo che stiamo sviluppando una relazione a lungo termine”.

"Penso che l'intelligenza artificiale sia piena di possibilità ed è davvero un'incredibile opportunità per gli studenti e per i professori”, ha sottolineato la stilista Yulia Tlili, che spera di vedere presto sfilare sulle passerelle collezioni futuristiche e radicali.

Il legame tra moda e intelligenza artificiale non è una novità, e ora sta diventano sempre più stretto. L'IA può essere usata nono solo per ispirare gli stilisti, ma, per esempio, potrebbe diventare uno strumento prezioso per prevedere le tendenze delle prossime stagioni, oppure determinare il prezzo giusto dei capi d'abbigliamento, ottimizzare promozioni e distribuire meglio gli sconti.

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