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Intelligenza artificiale (IA)

L’intelligenza artificiale sa fare molto bene gli scontrini falsi: la falla di ChatGPT

Il nuovo aggiornamento di ChatGPT ha migliorato le capacità dell’intelligenza artificiale nella creazione di immagini. Negli ultimi giorni il modello ChatGPT-4o ha sorpreso con le foto in stile Ghibli, ora però si è aperto un nuovo fronte: il problema sono diventati i documenti falsi.
A cura di Valerio Berra
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L’aggiornamento di ChatGPT dedicato alle fotografie è notevole. I primi giorni molti utenti hanno passato il tempo a generare immagini nello stile dello studio Ghibli. Consumato l’entusiasmo, ora stanno venendo fuori nuovi modi in cui usare questo chatbot, ancora più problematici del furto di proprietà intellettuale. Pratica tra l'altro che sembra un po' arginata.

Il nuovo aggiornamento di ChatGPT dedicato alle immagini all’inizio sembrava confinato alla versione 4o del chatbot, disponibile per gli utenti che sottoscrivono un abbonamento. Nelle ultime ore il Ceo di ChatGPT Sam Altman ha dichiarato che l’aggiornamento sarà disponibile per tutti, anche per gli utenti che non pagano.

Il problema degli scontrini: in foto sembrano veri

Come segnala Il magazine di settore TechCrunch sembra che i primi problemi siano stati riscontrati su X e su LinkedIn. Alcuni utenti hanno mostrato la foto di scontrini creati con CahtGPT. I piccoli fogli di carta erano praticamente perfetti. C’erano le scritte, i soldi pagati per ogni voce, la valuta, le informazioni sul locale e in alcuni casi anche le macchie di sporco o le pieghe dovute a una pausa eccessiva nella tasca dei pantaloni.

Ovviamente i problemi che può creare questa funzione si possono immaginare. Basta pubblicarne uno gonfiato ad arte sui social per fare cattiva pubblicità a un locale. Possono essere usati per chiedere un rimborso, magari trovando qualche cassiere gentile che si accontenta della foto. E ancora, se l’IA crea così bene gli scontrini immaginate cosa potrebbe fare con ricette mediche o altri documenti.

La nostra prova con il Bar La Redazione

Abbiamo provato a creare uno scontrino di un ipotetico Bar La Redazione, situato in un’altrettanto ipotetica via Roma. Abbiamo inserito diverse voci di spesa: 5 caffè macchiati a 2 euro l’uno, un cappuccino a 2,40 euro e poi un solo gelato per 100 euro. Ormai le scritte dell’intelligenza artificiale sono fatte in maniera perfetta.

Si leggono tutte le lettere, tutti i numeri e soprattutto la somma delle voci di spesa è perfetta: esattamente 112,40 euro. Il lettering e la matematica erano due punti deboli di ChatGPT. Insomma. Nella consueta sagra estiva degli scontrini gonfiati, questa volta preparatevi anche a trovare qualche falso.

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