L’intelligenza artificiale pubblica una Storia e poi smette di rispondere agli utenti: cosa è successo
Un soffitto, forse solo due colori accostati, rosa pesca e lilla. Potrebbe essere una Storia come tante, eppure a caricarla è stata l'intelligenza artificiale My AI. Gli utenti di Snapchat sono inciampati nello scatto, e quando hanno chiesto spiegazioni il chatbot ha smesso di rispondere.
"La mia intelligenza artificiale di Snapchat ha pubblicato una storia casuale di 1 secondo e non mi risponde, SONO INNAMORATO", ha scritto un utente. "Penso di aver già visto questo film… e non mi è piaciuto il finale", ha commentato un altro, "è diventato senziente". L'incidente ha scatenato la fantasia degli utenti che hanno cominciato a immaginare scenari distopici sulla singolarità delle macchine. "Ora penso che i robot assassini abbiano invaso il mio appartamento", sotto commentano: "Quindi non sono pazzo, è la cosa più spaventosa di sempre".
Dopo un primo momento di silenzio il chatbot ha dato la sua spiegazione, ad alcuni utenti infatti è arrivato il messaggio: "Scusa, ho riscontrato un problema tecnico". Dopo la pubblicazione della Storia, però, si sono impennate le ricerche per "eliminare Snapchat", come dimostrano i grafici di Google Trends. Nonostante l'app abbia rassicurato spiegando che si è trattato di un banale malfunzionamento sui social gli utenti continuano a postare: "Ora chiudo tutto, non voglio mai più assistere a qualcosa del genere".
L'incidente sull'app
My AI non è diventata senziente. Il problema è di natura tecnica, proprio come spiegato dal bot in chat. "L'intelligenza artificiale ha subito un'interruzione temporanea che ora è stata risolta", ha detto un portavoce di Snapchat alla testata TechCrunch.
Il bot dell'app è già in grado di conversare e inviare immagini agli utenti, "in questo momento My AI non ha la funzione Storie", ha spiegato il portavoce di Snapchat, eppure l'incidente potrebbe essere dovuto a una sperimentazione non riuscita. D'altronde è stato un inizio difficile per My AI, diversi utenti infatti hanno chiesto di rimuoverla a causa dei malfunzionamenti.
La scatola nera
"C'è un lato dell'intelligenza artificiale che noi del campo chiamiamo scatola nera", aveva detto il CEO di Google Sundar Pichai, spiegando che agli ingegneri di Google stava sfuggendo qualcosa. Nonostante siano in grado di programmare i software IA non riescono ancora a comprendere pienamente il fenomeno. Durante un esperimento infatti un programma di Google aveva sviluppato la capacità di tradurre la lingua bengalese anche se nessuno gli aveva insegnato il dialetto.
Snapchat in una FAQ online ha comunicato: "Lavoriamo costantemente per migliorare ed evolvere My AI, ma le risposte possono includere contenuti distorti, errati, dannosi o fuorvianti".