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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

L’inquietante diffusione sui social dell’hashtag #HitlerWasRight

Gli estremisti sui social stanno sfruttando la guerra per diffondere messaggi d’odio. Dal 7 ottobre i contenuti antisemiti e islamofobici sono aumentati di quasi il 500%.
A cura di Elisabetta Rosso
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Il 7 ottobre Hamas attacca Israele e l'hashtag #HitlerWasRight viene pubblicato su X (ex Twitter). In un mese appare in 46.000 post accompagnato da messaggi di odio, "morte agli ebrei", "non ne avete uccisi abbastanza", scrivono gli utenti. In realtà la frase HitlerWasRight ha già una sua storia. È apparsa infatti la prima volta nel 1947. Durante una rivolta antisemita nel Galles del Nord. In seguito all'esecuzione di due ufficiali britannici da parte dell'Irgun, un'organizzazione paramilitare sionista, gli abitanti scrissero sulle proprietà ebraiche "Hitler aveva ragione". La stessa frase venne usata come titolo di un discorso tenuto da Colin Jordan, leader del movimento nazionalsocialista britannico nel 1962, e stampata su volantini dall'attivista neonazista canadese David Stanley. Torna negli anni 2000 su un cartellone in mezzo a una folla di 20.000 manifestanti durante la Conferenza di Durban sul razzismo. Resiste come slogan e poi viene declinato in hashtag, compare nelle chat e sui canali degli estremisti, dal 7 ottobre viene recuperato per mobilitare gli utenti sui social.

I discorsi di odio antisemita sono aumentati da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Hamas, sui social sono stati pubblicati milioni di post esplicitamente violenti. Secondo l'Anti-Defamation League, organizzazione non governativa per combattere l'antisemitismo, i contenuti contro la popolazione ebraica sono cresciuti di oltre il 919% su X e del 28% su Facebook dal 7 ottobre. L'hashtag in realtà era già stato pubblicato in 17.000 post tra il 7 e il 14 maggio 2021 durante la crisi Israele-Palestina del 2021. Ora i numeri crescono.

Secondo il Global Project Against Hate and Extremism, organizzazione no-profit che monitora l'incitamento all'odio su piattaforme marginali come 4chan, Gab e BitChute, i contenuti antisemiti e islamofobici sono aumentati di quasi il 500% il 7 ottobre. Gli estremisti stanno cercando di sfruttare il conflitto per diffondere messaggi antisemiti: “Gli autori dei contenuti di odio hanno colto al volo l'opportunità di dirottare le piattaforme dei social media per trasmettere il loro fanatismo e mobilitare la violenza del mondo reale contro ebrei e musulmani, riversando ancora più dolore nel mondo”, ha spiegato Imran Ahmed, direttore del Centro per la lotta all'odio digitale. La violenza online si traduce poi nel mondo reale. Negli Stati Uniti, in Europa e in Canada le autorità hanno documentato nelle ultime settimane violenze contro ebrei e musulmani.

I numeri dell'odio

L'analisi condotta dall'Anti-Defamation League mostra che X si è consacrato come social principe per la diffusione di messaggi razzisti e violenti. Dal 30 settembre al 13 ottobre sulla piattaforma di Musk sono stati pubblicati 162.958 post antisemiti, su Facebook 15.476. Allo stesso tempo anche i contenuti contro i musulmani sono aumentati del 422% su X tra il 7 e l'8 ottobre, e del 297% nei cinque giorni successivi, secondo l'Institute for Strategic Dialogue, un gruppo di difesa politica con sede a Londra.

Quasi due milioni di post con l'hashtag #IsraeliNewNazism sono apparsi su X subito dopo l'attacco di Hamas, sono stati pubblicati anche 40.000 post con l'hashtag #SionistsAreEvil o #SionistsAreNazis, e i tag #DeathtotheJews e #DeathtoJews, sono stati utilizzati 51.000 volte nell'ultimo mese. Sulla piattaforma hanno scritto anche migliaia di post utilizzando gli hashtag #MuslimPig e #KillMuslims.

X ha superato tutti, ma anche TikTok e Facebook hanno registrato picchi per i contenuti d'odio. Spesso però gli utenti hanno utilizzato termini ambigui per non essere bloccati sulla piattaforma. Per esempio Hitler viene soprannominato il "pittore austriaco", come ha spiegato il portavoce di TikTok. Dal 7 al 13 ottobre, ha aggiunto, il social ha rimosso 730.000 video che avevano violato le regole sull'incitamento all'odio.

L'obiettivo degli estremisti

Su diversi canali Telegram di estrema destra e su 4chan, gli utenti hanno cominciato a spiegare come la guerra potesse essere un'opportunità per diffondere messaggi antisemiti. Su un canale Telegram hanno scritto anche le istruzioni da seguire per influenzare l'opinione pubblica. “Una volta che li avrete portati lì, date la colpa agli ebrei”, scrivono.

Adi Cohen, direttore operativo di Memetica, società di consulenza e investigazioni digitali, ha spiegato al New York Times che l'aumento dei post antisemiti riflette una convergenza di obiettivi da parte degli attivisti di estrema destra e di estrema sinistra. "Alcuni di loro dicono esplicitamente che questa è un'opportunità per gongolare e celebrare l'uccisione degli ebrei online". Ha poi aggiunto: "Stanno cercando di attirare il pubblico verso i loro contenuti, e questo è un enorme momento di crescita per loro."

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