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LimeWire è tornato: è un marketplace per NFT

“Ti stiamo offrendo oggetti da collezione digitali, creati dai tuoi artisti preferiti, il tutto in un unico mercato” recita il tweet del rilancio di LimeWire.
A cura di Lorena Rao
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In quanti ricordano LimeWire? Si tratta di un programma lanciato nel 2000 per condividere in rete musica, film e programmi TV in modo gratuito. Nel suo periodo più florido, è riuscito a toccare la quota di 50 milioni di utenti mensili. Poi, nel 2011, a causa delle accuse di pirateria lanciate nel 2006 dalle case discografiche, la società LimeWire LLC è stata costretta a chiudere i battenti, portando alla fine di un'era.

Ma la storia non finisce qui: dopo undici anni di silenzio, una coppia di imprenditori austriaci – Paul e Julian Zehetmayr – ha ben pensato di resuscitare LimeWire e incentrarlo sui Non-Fungible Token (NFT), risorse crittografiche che utilizzano la blockchain per registrare chi possiede un file digitale, come un'immagine o un video. "Ti stiamo offrendo oggetti da collezione digitali, creati dai tuoi artisti preferiti, il tutto in un unico mercato" recita il tweet del rilancio di LimeWire.

Le personalità coinvolte sono diverse e principalmente provenienti dal settore musicale. Nell'annuncio viene fatta menzione al batterista dei Blink 182, nonché marito di Kourtney Kardashian, Travis Barker, il cui NFT all'interno di LimeWire è una vera batteria. A lui si aggiungono il musicista Dillon Francis, il cantante e attore Nicky Jam, A$AP TyY del collettivo A$AP Mob e il rapper britannico Aitch. Vi è pure Brandy, la cantante vincitrice di un Grammy come "Best R&B Performance" con il brano "Love Again". In LimeWire offre "un bouquet di fiori collaborativo NFT con parole di accompagnamento". Insomma, vedendo la mole e il calibro di artisti coinvolti, le possibilità sembrano infinite.

Restano tuttavia dei dubbi: come sollevato da Reuters, da una parte gli NFT permetterebbero ad artisti e musicisti di avere un maggiore controllo sulle copie digitali dei loro lavori, riparando così i danni causati dallo streaming illegale; dall'altra prestano il fianco a una serie di preoccupazioni, dovute alle diffuse truffe, frodi e manipolazioni del mercato. L'unica certezza è che se un programma come LimeWire è pronto a investirci, è perché gli NFT rappresentano un settore ancora in trend, in grado di catturare l'attenzione.

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