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Intelligenza artificiale (IA)

Licenziato il CEO di OpenAI, la società di ChatGPT: perché è stato silurato Sam Altman

Terremoto nel mondo delle IA generative: Sam Altman, CEO di OpenAI – l’azienda dietro al celebre chatbot ChatGPT – è stato licenziato nella notte dal consiglio di amministrazione. Le ragioni del siluramento e il nome della sua sostituta.
A cura di Andrea Centini
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Sam Altman, l'amministratore delegato (CEO) di OpenAI, è stato licenziato. La notizia – un fulmine a ciel sereno per l'universo BigTech – è stata diffusa nella notte italiana tra il 17 e il 18 novembre 2023 con una nota dalla società specializzata in ricerca e sviluppo sull'intelligenza artificiale (IA). Il chatbot ChatGPT, il più conosciuto e in grado di scatenare un vero e proprio terremoto sul mercato internazionale (e non solo sul mercato), è opera proprio di questa azienda visionaria, fondata a dicembre 2015 da scienziati e imprenditori. Tra essi spiccano il magnate sudafricano naturalizzato statunitense Elon Musk – l'uomo più ricco del mondo – e lo stesso Sam Altman, un informatico non laureato che aveva assunto la guida della società nel 2020, dopo aver lasciato il ruolo di presidente presso l'azienda Y Combinator.

Le ragioni per cui Altman è stato silurato sono piuttosto criptiche, ma è certo che il consiglio di amministrazione dell'azienda ha perso la fiducia nei suoi confronti. Nel comunicato pubblicato sul portale dell'azienda la decisione è stata presa “a seguito a un processo di revisione deliberativa da parte del consiglio”, nel quale è stato concluso che l'amministratore delegato “non è stato coerentemente sincero nelle sue comunicazioni con il consiglio”. Ciò ha ostacolato la capacità del consiglio di “esercitare le proprie responsabilità” è pertanto è stata persa la fiducia nei suoi confronti.

In pratica, gli è stata sbattuta la porta in faccia perché avrebbe mentito, nascosto o alterato delle informazioni, anche se non viene specificato il contesto. Nella nota non mancano comunque i tradizionali ringraziamenti per il prezioso lavoro svolto per l'azienda, di cui è stato uno dei fondatori, come specificato. “OpenAI è stata deliberatamente strutturata per portare avanti la nostra missione: garantire che l’intelligenza artificiale generale vada a beneficio di tutta l’umanità. Il consiglio resta pienamente impegnato a servire questa missione. Siamo grati per i numerosi contributi di Sam alla fondazione e alla crescita di OpenAI. Allo stesso tempo, crediamo che sia necessaria una nuova leadership per andare avanti”.

Dopo il siluramento Altman ha lasciato alcuni cinguettii (se così si possono ancora chiamare) su X, ex Twitter, nel quale ha espresso gratitudine per l'esperienza trascorsa in OpenAI e il suo impatto globale, ringraziando altresì i colleghi e tutte le persone di talento che ha potuto incontrare nel suo ruolo. “Ho adorato il tempo trascorso in OpenAI. è stato trasformativo per me personalmente e, spero, un po’ per il mondo. soprattutto mi è piaciuto lavorare con persone così talentuose. Ci sarà altro da dire su ciò che succederà in seguito”, ha scritto nel primo Tweet. Nel secondo ha affermato di amare tutti i suoi follower, aggiungendo che l'esperienza del licenziamento è stata molto strana e inaspettata, simile al "leggere il proprio elogio funebre da vivi". Sembra non aver preso affatto bene la decisione del consiglio di amministrazione, come si evidenzia nel riferimento alle sue azioni nell'ultimo cinguettio postato da San Francisco, attorno alle 07:00 ora italiana del 18 novembre. Non si esclude che la vicenda possa avere degli strascichi significativi.

Naturalmente non sono mancati i messaggi di vicinanza e apprezzamento da parte dei suoi illustri colleghi. Tra quelli più significativi il tweet di Eric Schmidt, l’ex amministratore delegato di Google. "Sam è un eroe per me. Ha costruito un'azienda dal nulla fino a 90 miliardi di dollari di valore e ha cambiato per sempre il nostro mondo collettivo. Non vedo l'ora di vedere cosa farà dopo. Io e miliardi di persone trarremo beneficio dal suo lavoro futuro: sarà semplicemente incredibile. Grazie per tutto quello che hai fatto per tutti noi”. Un analista di Gartner Research, Arun Chandrasekaran, come riportato dalla CNN ha definito "scioccante" il siluramento di Altman, visto il suo enorme contributo per le IA e la crescita della sua azienda.

Oltre ad aver licenziato Altman, il consiglio di amministrazione di OpenAI ha annunciato anche il nome del suo successore ad interim, la dottoressa Mira Murati, che ricopriva il ruolo di Chief Technology Officer (CTO) dell'azienda dal 2018. Ingegnere di origini albanesi, Murati si è laureata una prima volta presso il prestigioso Pearson College UWC in Canada e successivamente ha ottenuto una laurea in ingegneria meccanica presso il Dartmouth College e un'altra nelle arti al Colby College, negli Stati Uniti. “In qualità di leader delle funzioni di ricerca, prodotto e sicurezza dell'azienda, Mira è eccezionalmente qualificata per assumere il ruolo di CEO ad interim. Abbiamo la massima fiducia nella sua capacità di guidare OpenAI durante questo periodo di transizione”, ha spiegato il consiglio di amministrazione. Non è chiaro quanto durerà il suo mandato e quando verrà annunciato il successore.

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