L’IA sugli smartphone vuole semplificarci la vita ma continua a confondere i miei ex
Sono le 23.30, mi sono appena sdraiata sul letto, metto il telefono in carica, poi lo stacco subito. Apro la galleria, voglio recuperare una foto di Bunny, il cane di Maria. È molto divertente, me l'ha inviata oggi. Quando apro la schermata però noto qualcosa di strano. La galleria è disposta diversamente e ci sono tre nuove sezioni, una di queste si chiama "Persone e animali". È l'ultima funzione IA integrata sul mio smartphone che raccoglie tutte le foto, appunto di una persona o di un animale, presenti sul dispositivo. E infatti ogni album è contrassegnato da un volto. Clicco su quello del mio compagno, steso accanto a me, lo chiamo: "Guarda il mio telefono ha creato un album solo per te". Ride. "Fammi vedere", dice. Comincio a scorrere, compare la gita in montagna, l'ultimo concerto degli Alt-j, la cena del suo compleanno, quel giorno allo skater park, poi mi blocco. In mezzo all'album c'è anche la foto sbagliata. Sullo schermo vedo un altro ragazzo che sorride in camera e mi abbraccia. È il mio ex.
Vorrei giustificare l'errore della macchina dicendo che si assomigliano, ma non è così. Lancio un sorriso stirato e vado avanti. Non è l'unica foto che compare del mio ex, anzi, a un certo punto spunta anche il fidanzatino dell'università. "Forse per stasera è sufficiente", dico. Il mio compagno annuisce, rimetto il telefono in carica e spengo la luce. Il mattino successivo sono in metropolitana, sto andando a lavoro e apro di nuovo la funzionalità della discordia. Gli ex confusi non sono l'unica allucinazione dell'IA. Ha anche inserito nello stesso album tre miei amici, solo perché tutti e tre sono rasati, e scambiato mia sorella con il mio migliore amico. Lui è uno spilungone barbuto, lei un'adolescente con felpe trap. E mi chiedo: davvero l'intelligenza artificiale è pronta a semplificarci la vita?
Le promesse degli smartphone integrati con l'IA
Da anni Apple, Google, Samsung, e non solo, annunciano nuovi aggiornamenti software e funzionalità sui nostri smartphone, possono essere revisioni stilistiche della schermata o sistemi di privacy più efficaci. Ora però il vero terreno di guerra è l'intelligenza artificiale. L'IA promette di rilevare truffe, fare trascrizioni audio in automatico, e anche smistare sul tuo telefono nuovi album come "Persone e animali". La tecnologia però è ancora giovane e se anche nel futuro diventerà indispensabile al momento non è chiaro se riuscirà davvero a semplificare le nostre vite.
L'ultimo annuncio è di Google che ha appena lanciato la serie Pixel 9, dotata di un modello Gemini Nano aggiornato. Come spiegato su The Verge, le nuove funzionalità IA in arrivo sulla serie includono una modalità Recall per catalogare e recuperare informazioni dagli screenshot, c'è poi una nuova app chiamata Pixel Studio che usa l'IA generativa per trasformare i tuoi prompt di testo in illustrazioni, e Magic Editor, una nuova opzione per "reimmaginare" una scena. Invece di modificare semplicemente l'illuminazione, puoi selezionare parti di un'immagine e usare prompt di testo per trasformarle completamente, c'è anche una funzionalità chiamata Aggiungimi, che ti aiuta a inserire qualcuno in una foto di gruppo.
Tutti gli errori dell'intelligenza artificiale
L'intelligenza artificiale è la nuova misura per definire la classifica del migliori smartphone in circolazione. La tecnologia, però, per quanto performante fa ancora errori. Non solo, come spesso succede con l'introduzione di nuove di tecnologie, ci sono dei punti ciechi. Soprattutto se parliamo di dati e privacy, per esempio, i chatbot IA con cui conversare o chiedere informazioni potrebbero raccogliere informazioni personali usate per per addestrare i software.
Non solo, possono raccogliere anche informazioni sulla tua posizione, sull'indirizzo IP, fino a quello di casa. Potenzialmente ogni dato che condividiamo online, anche in canali privati, potrebbe essere archiviato, analizzato e persino condiviso con terze parti. Oltre ai rischi legati alla privacy ci sono poi gli errori banali. I chatbot possono mentire, dare informazioni sbagliate o distorte. L'IA discrimina, d'altronde è addestrata con tutti i nostri pregiudizi. Può smistare male la lista degli impegni nelle note e, come dimostrato, anche creare album pieni di foto sbagliate. Al di là degli annunci e delle promesse, ricordiamoci che al momento noi siamo le cavie di una guerra tra colossi. E le conseguenze dell'IA integrata potrebbero essere ben più gravi di una discussione per colpa dei tuoi ex.