L’effetto domino sulle cripto è cominciato, dopo FTX anche BlockFi ha dichiarato bancarotta
Le tessere stanno continuando a crollare. Il crollo di FTX, la caduta dell’impero di Sam Bakman-Fried, i miliardi di dollari bruciati nell’arco di poche ore hanno portato a una scossa senza precedenti nel mondo cripto. Il valore dei bitcoin è ormai fisso appena sotto la soglia dei 16.000 dollari. I cripto milionari stanno abbandonando gli strip club di Miami e ora un’altra società cruciale nel settore ha deciso di dichiarare la bancarotta. BlockFi è una società che si occupa di servizi finanziari che opera nelle criptovalute. Il 28 novembre ha presentato istanza di fallimento.
I creditori sono troppi e ora la società non è più in grado di saldare i suoi conti. Secondo il Financial Times, BlockFi citerà in giudizio Sam Bankman- Fried, il criptomilionario dietro l’ascesa e il crollo di FTX. L’azienda sta anche pensando di licenziare gran parte dei suoi dipendenti. Al momento dovrebbe avere una liquidità vicina a 256,9 milioni di dollari, soldi ora necessari ad avviare un processo di ristrutturazione.
Come funziona la procedura Chapter 11
La Chapter 11 è la principale forma di procedura fallimentare negli Stati Uniti. In breve, le aziende che non riescono più a pagare i loro creditori si appellano a questa norma contenuta nello United States Code. L’azienda in questo modo non entra in una fase di liquidazione, quindi in un processo in cui pur di risanare i debiti vende tutti gli asset che possiede.
Piuttosto si apre una fase di amministrazione controllata in cui l’azienda attraversa un processo di ristrutturazione per tornare ad essere in grado di saldare i debiti. Se il giudice che segue il caso ritiene però che il piano non sia applicabile o che non stia funzionando, allora scatta la procedura nota come Chapter 7 e l’azienda entra in un processo di liquidazione.
Nella storia finanziaria degli Stati Uniti la più grande azienda a chiedere il Chapter 11 è stata Lehman Brothers. La richiesta di entrare in amministrazione controllata è stata fatta il 15 settembre del 2008 e ha innescato la prima crisi economica del terzo millennio nel mercato occidentale.