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Le università americane vietano TikTok, gli studenti in rivolta: “È un’idea stupida e ingiustificata”

Il campus di Auburn ha bandito il social dalla rete Wi-Fi, per problemi di sicurezza e raccolta dati. La battaglia degli Usa contro TikTok diventa sempre più feroce.
A cura di Elisabetta Rosso
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Gli studenti di Auburn, Alabama, stavano per rientrare dalle vacanze di Natale, quando su tutti i 25.000 account arriva un’e-mail dell'università. “La scuola ha bandito TikTok dalle reti Wi-Fi del campus per proteggere informazioni preziose e ridurre le possibili minacce alla sicurezza informatica associate all'utilizzo del social”.

Ed è così che la lotta geopolitica tra Usa e Cina entra anche nelle università. Gli studenti hanno già escogitato un Piano B per aggirare le nuove regole, “tutti la pensiamo allo stesso modo, è una mossa stupida e ingiustificata”, ha speigato al New York Times la studentessa del Auburn, Ansley Franco.

Le giustificazioni invece ci sono eccome, anche se forse non sono proprio quelle che il campus ha dato in pasto agli studenti. In questo momento, infatti, negli Stati Uniti è in atto una censura diffusa per sradicare TikTok.

Cosa ne pensano gli studenti

Per i ragazzi TikTok non è un pericolo, ma una forma di intrattenimento, e ormai fa parte delle dinamiche del campus. Per reclutare le confraternite, promuovere le squadre sportive della scuola, e condividere le nuove tendenze nel campus.

“Lo usiamo per esempio per promuovere tutte le organizzazioni di Auburn, e mostrare sul social la vita universitaria. Capisco la preoccupazione di non saper che fine fanno i nostri dati, ma non è una cosa specifica di TikTok, tutte le app di social media lo fanno”, ha spiegato Ansley Franco.

Destini Ambus, anche lei studentessa della Auburn University ha aggiunto: “Quando l’abbiamo scoperto leggendo la mail ci siamo messi a ridere, era così strano, ci siamo chiesti ma perché dovrebbero farlo?”.

Una guerra molto più grande

Le reazioni degli studenti marcano una distanza significativa dalle preoccupazioni bipartisan sui rischi legati alla privacy e alla sicurezza di TikTok. Molti legislatori e regolatori negli Stati Uniti sostengono che il social condivida dati sensibili sulla posizione, le abitudini personali e gli interessi degli americani con Pechino. Non solo, secondo il governo l’app è anche uno strumento di propaganda usato dai cinesi per plasmare le giovani menti americane. L'obiettivo finale è vietare TikTok in tutti gli Stati Uniti.

Nell’ultimo mese e mezzo infatti 19 governatori hanno bandito TikTok dai dispositivi e dalle reti statali. Il social è stato bandito anche per i membri della Camera degli Stati Uniti, e il 14 dicembre il Senato ha approvato un disegno di legge, il No TikTok on Government Devices Act, per impedire ai dipendenti federali di utilizzarlo.

Poi la nuova normativa ha raggiunto anche i campus universitari. Un conto però è imporre il divieto ai funzionari statali, tutt’altra storia applicarlo ai giovani studenti. Due terzi degli adolescenti statunitensi, secondo il Pew Research Center, utilizzano l'app.

Il piano B del campus

Il divieto ha generato un malcontento diffuso tra gli studenti di Auburn. Adesso molti stanno seguendo la strada più ovvia: accedere a TikTok utilizzando i dati del proprio smartphone.  Ma la scelta del campus sembra radicale, la stazione televisiva universitaria ha infatti annunciato che cancellerà il suo account TikTok.

Braden Haynes, il direttore della tv gestita dagli studenti, ha detto che probabilmente la stazione utilizzerà solo Instagram Reels. "Potremmo usare i dati dei cellulari e postare su di essi, o chiedere a qualcuno di postare dal proprio appartamento, ma alla fine penso che sia troppo lavoro e non ne vale la pena", ha detto.

Per i ban di TikTok è solo l'inizio

Anche i college dell'Idaho, come la Boise State University e l'Università dell'Oklahoma, hanno spiegato al New York Times che TikTok è stato bandito dalle loro reti Wi-Fi del campus. L’Idaho State University ha disattivato il suo account TikTok ufficiale. E potrebbe essere solo l'inizio.

Il governatore Greg Gianforte del Montana ha chiesto il 3 gennaio al sistema universitario di interrompere l'accesso di TikTok alle sue reti. "Non credo davvero che la mia generazione, in particolare, cambierà davvero il modo in cui usiamo l'app", ha spiegato la studentessa del campus di Auburn, Elizabeth Hunt. "È così grande a questo punto".

La risposta di TikTok

"Siamo delusi dal fatto che così tanti Stati stiano saltando sul carro politico per attuare decisioni che non faranno nulla per far progredire la sicurezza informatica nei loro Stati e si basano su falsità infondate su TikTok", ha spiegato Jamal Brown, portavoce di TikTok.

"Siamo particolarmente dispiaciuti di vedere le conseguenze indesiderate di queste politiche affrettate che iniziano a incidere sulla capacità delle università pubbliche di condividere informazioni, reclutare studenti e costruire comunità attorno a squadre atletiche, gruppi di studenti, pubblicazioni universitarie e altro", ha aggiunto.

La società cinese ha anche cercato di enfatizzare i suoi sforzi per la sicurezza dei dati negli ultimi 15 mesi, e il suo recente lavoro di spostamento dei dati degli utenti TikTok statunitensi su un sistema di archiviazione cloud gestito da Oracle, la società di software della Silicon Valley.

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