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Le prime immagini di Euclid: il telescopio spaziale che riesce a vedere la materia oscura

Il telescopio spaziale europeo è decollato il 1 luglio per la prima missione che vuole per far luce su due dei più grandi misteri dell’universo: l’energia oscura e la materia oscura.
A cura di Elisabetta Rosso
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Sono state solo rappresentazioni ipotetiche, per citare James Peebles, la materia oscura e l'energia oscura rappresentano il tassello mancante sul quale abbiamo costruito la nostra immagine dell'Universo. Le abbiamo solo ipotizzate per far concordare la teoria con l'osservazione, finora. Sono arrivate le prime immagini di Euclid, il nuovo telescopio spaziale europeo, che potrebbe spalancare un occhio su quella porzione di Spazio profondo che è rimasta inaccessibile. Il suo obiettivo è costruire una mappa 3D del cosmo per comprendere meglio la materia oscura e l'energia oscura che controllano la forma e l'espansione dell'universo.

Euclid è decollato da Cape Canaveral il 1 luglio per raggiungere l'Universo profondo. Ha raggiunto L2, (2nd Lagrange Point) che dista un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, e da quel punto osserverà il cosmo per i prossimi sei anni. L'obiettivo è aiutare i ricercatori a comprendere la natura della materia e della energia oscura. Questo era solo un primo test: "Dopo più di 11 anni di progettazione e sviluppo di Euclid, è esaltante ed estremamente emozionante vedere queste prime immagini è ancora più incredibile se pensiamo di vedere solo poche galassie qui, prodotte con una messa a punto minima del sistema. Quando Euclid sarà completamente calibrato, alla fine osserverà miliardi di galassie per creare la più grande mappa 3D mai vista del cielo", ha detto Giuseppe Racca, project manager di Euclid.

Le prime immagini di Euclid

Le prime immagini del telescopio hanno dimostrato che entrambe le fotocamere funzionano sia nella luce visibile sia infrarossa (Vis, per la luce visibile, e Nisp, lo spettrometro a infrarosso). Una volta che gli strumenti saranno completamente calibrati, un'operazione che richiede di solito alcuni mesi, Euclid inizierà la mappatura. "Queste prime immagini ingegneristiche danno uno sguardo allettante sui notevoli dati che possiamo aspettarci da Euclid", ha dichiarato Carole Mundell, direttrice scientifica dell'ESA.

"Accendere uno strumento spaziale è un’esperienza unica: quando tutto era pronto, abbiamo inviato al satellite il comando di power-on e letteralmente abbiamo smesso di respirare fino a che, qualche secondo dopo, non abbiamo visto i primi dati di telemetria scorrere sullo schermo, riportando lo stato dello strumento in funzione. L’emozione è stata tanta e tra applausi e abbracci, ci siamo rimessi subito tutti al lavoro, consapevoli che questo è solo l’inizio dell’avventura” ha spiegato Anna Di Giorgio dell’Inaf, che coordina le attività italiane per la missione Euclid finanziate dall’Asi.

Il programma di Esa

"Euclid esplorerà come l'Universo si è espanso e come si è formata la struttura nel corso della storia cosmica, rivelando di più sul ruolo della gravità e sulla natura dell'energia oscura e della materia oscura. Il telescopio spaziale creerà una grande mappa della struttura su larga scala dell'Universo attraverso lo spazio e il tempo osservando miliardi di galassie fino a 10 miliardi di anni luce, attraverso più di un terzo del cielo", ha spiegato l'ESA.

Con il suo obiettivo Euclid sarà in grado di catturare miliardi di galassie che saranno studiate da fisici e astrofisici per capire quel 95% di Universo che fino a questo momento è rimasto inaccessibile. Il punto di forza di Euclid sarà la nitidezza, anche se le foto appena scattate sono ancora sporcate dalle tracce dei raggi cosmici, un problema che verrà risolto con la calibrazione del telescopio.

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