Le litigate dei Me Contro Te sui social fanno rimpiangere la tv per ragazzi: cosa sta succedendo
Nei commenti lo chiamano dissing, tecnicamente è solo una lite. I Me Contro Te, al secolo Luigi Calagna e Sofia Scalia, sono diventati un colosso dell’intrattenimento per bambini sui social. Hanno 7 milioni di iscritti sul loro canale YouTube, hanno fatto sei film e sono pronti a lanciare il settimo e soprattutto hanno lanciato un numero ai limiti dell’incalcolabile di prodotti brandizzati. Fatturato: solo la società principale ha registrato 3.800.211 euro nel bilancio del 2023. Ora hanno aperto un nuovo capitolo.
Breve disclaimer. C’è una fascia di popolazione che comprensibilmente non conosce i Me Con Te. Sono quelli che non sono a contatto con bambini o che erano troppo grandi quando Luigi Calagna e Sofia Scalia sono esplosi su YouTube. Agevoliamo spiegazione per tutti: i Me Contro Te si occupano di contenuti leggeri per bambini.
Video di vita quotidiana, reazioni esagerate, tante challenge, tante grafiche. Qualche volta pure una canzone. Un grande filone del loro canale è la lotta contro il Signor S, un nemico immaginario. Tra i video più visti: BABYSITTER DELLA CUGINETTA DI SOFÌ PER 24 ORE!! e MANGIARE SOLO UN COLORE DI CIBO PER 24 ORE!!!. Il maiuscolo e i punti esclamativi sono riportati fedelmente.
Il dissing contro i DinsiemE
Il 6 dicembre i Me Contro Te lanciano il loro canale podcast su YouTube. Il primo episodio si intitola “I Me contro Te di Wish!”. Set semplice. Luigi e Sofia sono seduti sul divano, non ci sono ospiti, almeno nella prima puntata. Parlano a ruota libera di un argomento: i creator che copiano i loro video. Riassumiamo. Durante la puntata i Me Contro Te parlano, senza citarli, di un’altra coppia di creator, i DinsiemE, al secolo Erick Parisi e Dominick Alaimo.
Il format dei DinsiemE è lo stesso dei Me Contro Te. Sono una coppia di youtuber cha fa video per bambini, anche loro fanno challenge, anche loro fanno canzoni. Hanno fatto anche una serie sul canale tv Frisbee. I numeri però sono più bassi. 2,1 milioni di iscritti su YouTube. Il fatturato almeno stando a quanto dichiarato nel 2023 da Ufficio Camerale non arriva ai livelli dei Me contro Te ma si attesta comunque a 806.527 euro.
La posizione dei de Me Contro Te sono facili da capire. Nel podcast li accusano di aver copiato format e contenuti. In effetti le similitudini sono tante, sia nei contenuti proposti che nell’impostazione del canale. Esattamente come i Me Contro Te, anche i DinsiemE lottano contro un nemico immaginario che non mostra il suo volto. Vi lasciamo qui sotto il video del podcast.
Le risposte sui social: “Avete paura di essere superati”
Da qui è partito uno scambio di video sui social dai toni accesi, una prima volta nella storia social di creator che per ragioni di posizionamento hanno cercato di mantenere un’immagine abbastanza pulita. La posizione dei DinsiemE è stata prima discretamente neutra: “Non è copiare, se noi facciamo intrattenimento è normale che facciamo video, film e canzoni o cose che hanno già fatto loro”.
I Me Contro Te rispondono con dei video su TikTok. Musiche da badass, borse costose, pose con occhiali da sole. Insomma. Da un tono da Melevisione sembra di essere finiti nell’ennesima faida tra rapper. Tanto che il testo dell’ultimo video è: “Avete mai visto una Ferrari superata da una Twingo?”. Praticamente è come se Fedez e Tony Effe si fossero persi nel Fantabosco.
Non manca il riferimento agli avvocati. I Me Contro Te: “Noi che rileggiamo le chat con l’avvocato e gli screen del 2017 sugli youtuber che “non ci conoscono” ma sono venuti a cercarci sotto casa nostra”. I DinsiemE: “Noi che distruggiamo tutte le accuse senza senso che ci mandano “quelli youtubers” che non riescono a sopportare i nostri successi dopo che i nostri avvocati ci dicono che sono infondate e piene solo della loro paura di essere superati”.
Forse era meglio la tv per ragazzi
Ora. Immaginativi se a un certo punto Dodo fosse uscito dall’Albero Azzuro per accusare Topo Gigio di plagio, magari mostrando una Jacuzzi installata dentro il suo nido grazie ai soldi della pubblicità. O Giovanni Mucciacia che esibisce su Instagram forbici d'oro con la punta arrotondata mentre attacca Tonio Cartonio per avergli rubato i progetti con la colla vinilica.
Nel 2018 Dario Moccia ha pubblicato un documentario su YouTube intitolato Nascita, Crescita e Morte della TV dei Ragazzi. È un documento eccezionale, anche se con mezzi poco più che amatoriali. Con Paolo Bonolis, Fabrizio Frizzi, Giovanni Muciaccia viene raccontato come è nata e come è finita la tv per ragazzi nelle principali reti televisivi italiane. Ecco, forse mentre migliaia di bambini stanno vedendo i loro idoli atteggiarsi da gangsta rap sui social dispiace proprio che quell'idea di televisione per ragazzi sia praticamente scomparsa.