Le foto porno di Taylor Swift fatte con l’IA finiscono alla Casa Bianca: “È allarmante”
I deepfake di Taylor Swift hanno avuto negli ultimi giorni una diffusione senza precedenti di su X, il social network una volta conosciuto come Twitter. Milioni di visualizzazioni, reazioni, condivisioni e commenti. A differenza di Instagram o Facebook, X non ha nessun filtro sulla pornografia consensuale. Evidentemente però non ha filtri nemmeno su quella creata senza il consenso delle persone ritratte.
Ora su X tutte le ricerche con chiave Taylor Swift sono bloccate. Una misura d’emergenza per bloccare l’attenzione verso queste immagini porno create con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Il problema è arrivato anche alla Casa Bianca, sede del governo degli Stati Uniti. La portavoce Karine Jean-Pierre ha detto ai microfoni della rete ABC:
“Le società di social media prendono le proprie decisioni indipendenti sulla gestione dei contenuti. Riteniamo che noi abbiano un ruolo importante da svolgere nel far rispettare le proprie regole per prevenire la diffusione di disinformazione e immagini intime e non consensuali”.
L’intelligenza artificiale sta cambiando i deepfake
La tecnologia dei deepfake è nota sul web. Si prende una foto o un video di una persona e poi si applicano una serie di modifiche per trasformare il soggetto in altro. Spesso in una donna o un uomo famosi. Nelle prime fasi della guerra in Ucraina comparivano spesso video di Volodymyr Zelensky che annunciava la resa delle truppe davanti al Mosca.
Al netto degli usi politici o di quelli satirici, Striscia La Notizia ha una rubrica dedicata, uno dei maggiori campi di applicazione dei deepfake sono i porno. Esistono ormai portali di contenuti espliciti che ospitano solo video deepfake realizzati con i volti di attrici, sportive o youtuber. Il femminile è d’obbligo perché di solito sono le donne che diventano vittima di queste tecnologia.
Quello che ha portato i deepfake su una nuova scala è stata l’intelligenza artificiale. Prima per creare dei deepfake efficaci era necessario avere discrete competenze grafiche, ora basta inserire un comando in un software e aggiustare il risultato. Gli effetti cominciano ad essere molto convincenti.