Le cripto stanno andando a fuoco: perché questa volta il mercato rischia di crollare davvero
L’home page di CoinMarketCap è un bagno di sangue. Questa piattaforma traccia in diretta l’andamento delle principali criptovalute sul mercato. I dati delle ultime 24 ore sono tutti in rosso. Crollano le meme coin, le monete create più per trollare il mercato che per diventare una valuta con cui fare concorrenza alle banche centralizzate. Dogecoin ha perso oltre il 10% del suo valore. Ma crollano anche le cripto più storiche e solide. Bitcoin ha perso il 6,16%.
Un crollo a cascata, che al momento non è ancora chiaro quando e soprattutto se potrà fermarsi. Un crollo che è stato innescato dalla bancarotta di FTX, quella che fino alla scorsa settimana era la terza piattaforma più importante al mondo per lo scambio di criptovalute. Nelle scorse ore il suo fondatore Sam Bankman-Fried ha dichiarato bancarotta e si è ritirato dalla sua posizione come Ceo.
Bankman-Fried, il miliardario che ha perso più soldi in un singolo giorno
Nell’arco di 24 ore il patrimonio di Bankman-Fried è crollato del 94%, da 16 miliardi di dollari a circa un miliardo di dollari. Il più grande crollo percentuale per un miliardario nella storia recente dell’economia. Classe 1992, figlio di due professori universitari di Stanford, Bankman-Fried ha è stato uno degli enfant prodige delle cripto. Ha lanciato FTX nel 2019 e l’ha guidata fino ad oggi dal suo headquarter nelle Bahamas.
Per capire quanto sia stato improvviso il crollo i FTX vi lasciamo qui sotto questo grafico. Qui viene mostrato l’andamento di Ftt, il token di FTX. Senza perderci in tecnicismi, possiamo dire che i token siano delle azioni che variano in base all’andamento della società a cui si riferiscono. Il 10 settembre del del 2021 per acquistare un Ftt erano necessari oltre 67 euro. Ora bastano 2,62 euro. Nell’ultima settimana ha perso l’89% del suo valore.
Il collasso è cominciato il 2 novembre quando il portale Coinbase ha pubblicato un report che gettava parecchie ombre sugli affari di Bankman-Fried. Nell’analisi veniva spiegato come una delle sue società fosse in crisi nera, con buchi di bilancio che venivano garantiti o riempiti con i token di FTX. Gli investitori hanno cominciato a chiudere i conti dalla piattaforma FTX e ritirare i soldi che avevano investito. I primi prelievi sono andati a buon fine ma col passare delle ore hanno cominciato a rallentare facendo perdere gli investimenti di migliaia di utenti.
Il ruolo di Binance nella crisi di FTX
Uno spiraglio di salvezza per il mercato delle cripto sembrava che potesse arrivare da Binance, la prima piattaforma di exchange al mondo. Il suo Ceo Changpeng Zhao aveva avanzato un’offerta per l’acquisto di FTX, in modo tale da bloccare il crollo delle cripto, garantire la liquidità necessaria agli investitori che volevano chiudere le loro posizioni e mettere in sicurezza il mercato. Con il crollo di FTX infatti il rischio era quello di innescare un effetto domino su tutte le piattaforme.
Ma poi Binance ha deciso di fare un passo indietro. Una volta visti i conti di FTX Changpeng Zhao ha scelto di ritirare l’offerta: “La nostra speranza era quella di poter supportare i clienti di FTX per fornire liquidità, ma i problemi sono al di fuori del nostro controllo o della nostra capacità di aiutare. Abbiamo deciso che non perseguiremo la potenziale acquisizione di FTX”. Il collasso diventa definitivo, FTX crolla e si trascina dietro tutto il mercato.
Che futuro avranno le cripto?
I prossimi giorni saranno cruciali per la sopravvivenza del mercato. Giorgio Scura, fondatore del portale Decripto.org, spiega che non è possibile prevedere passo dopo passo cosa succederà: “Nel settore si parla di capitolazione del mercato, in gergo tecnico bottom. Non è chiaro quando si raggiungerà questo punto zero e quanto ancora si perderà a livello di investimenti e capitalizzazione. Senza dubbio è un momento molto difficile per tutti i player”.
Da questa crisi, in ogni caso, il mondo delle criptovalute uscirà cambiato. Secondo Scura dopo un tonfo del genere sarà necessario analizzare meglio tutte le politiche che riguardano le certificazioni: “Ora il fondatore di FTX dovrà rispondere ai regolatori del mercato degli Stati Uniti. Ha tolto fondi alla sua piattaforma per tamponare le perdite di altre società e ha cambiato il valore dei suoi token creando perdite enormi. C’è gente che ha perso i risparmi di una vita”.
La piattaforma FTX negli ultimi anni ha ricevuto supporti e riconoscimenti anche da esperti di investimenti ed enti regolatori: “In tutto questo FTX aveva ottenuto anche delle certificazioni importanti che a livello finanziario garantivano la sua stabilità. C’erano fondi che avevano aperto qui i loro conti, a partire da Sequoia. Invece era gestito da un manipolo di ragazzini che lavoravano dalla Bahamas: sono riusciti a fare danni enormi”.