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Metaverso

L’arcipelago di Tuvalu sta scomparendo sotto il mare: “Per salvarci migriamo nel Metaverso”

Il mondo virtuale è davvero l’ultima spiaggia per le isole del Pacifico che rischiano di scomparire entro il 2.100: le isole di Tuvalu saranno la prima nazione digitale al mondo.
A cura di Elisabetta Rosso
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È l’atto estremo di un popolo che ha paura di non avere più un posto da chiamare casa. Tuvalu verrà inghiottita dall'Oceano in meno di 100 anni, e per salvarsi ha scelto di emigrare nel Metaverso. “Non abbiamo altra scelta che diventare la prima nazione digitale al mondo” ha detto il ministro degli esteri di Tuvalu, Simon Kofe, alla Cop27. “Dato che nessuno ha agito, dobbiamo farlo noi”.

Il Metaverso è una terra promessa posticcia ma i tuvluviani non hanno alternative. Il livello del mare salirà e spazzerà via le tre isole del Pacifico, tra le prime vittime del riscaldamento globale. “Pezzo per pezzo preserveremo il Paese, per dare conforto alla nostra gente e lasciare un ricordo ai nostri figli e ai nostri nipoti di quella che una volta era la nostra terra", ha poi detto Kofe.

Cosa sta succedendo all'arcipelago di Tuvalu

Tuvalu è uno Stato polinesiano composto da tre isole sparse nel mezzo dell’oceano. Dopo la Città del Vaticano è lo Stato con la popolazione più piccola al mondo, conta 10.645 abitanti. L’Onu ha classificato il Paese come "estremamente vulnerabile”: entro il 2100 potrebbe non esistere più.

“La nostra terra, il nostro oceano, la nostra cultura sono i beni più preziosi per la nostra gente e per tenerli al sicuro dai pericoli, qualunque cosa accada nel mondo fisico, li sposteremo nel Metaverso”, ha dichiarato Kofe. “L'idea è di continuare a funzionare come Stato, oltre a preservare la nostra cultura, la nostra conoscenza e la nostra storia attraverso un gemello digitale".

Simon Kofe già durante la Cop26 nel 2021 aveva fatto parlare di sé. Si era infatti collegato da remoto immerso a metà, per mostrare come il cambiamento climatico stesse influendo sull'innalzamento del livello del mare, minacciando la sopravvivenza dell’isola.

Cos’è un gemello digitale?

Un gemello digitale è un modello virtuale progettato per riflettere in modo preciso un oggetto fisico. Vengono utilizzati di solito per la produzione e la manutenzione predittiva. Non sono semplici copie, ma entità dinamiche e “vive” che si evolvono in tempo reale. Sono già state create delle smart city dove i modelli digitali sono connessi alle città reali grazie a una rete di sensori che creano un canale di comunicazione per gli aggiornamenti e lo scambio di dati. Nel caso di Tuvalu sarà diverso, non esistendo più il Paese, il suo gemello digitale rimarrà figlio unico.

“Quando succederà, quando Tuvalu sarà scomparsa, tutto ciò che avranno i suoi abitanti è la sua versione virtuale, per ricordarla così com’è”, ha spiegato il dottor Eselealofa Apinelu, ex procuratore generale di Tuvalu e attuale alto commissario per le Fiji. “I tuvluviani hanno bisogno di aggrapparsi a qualcosa”. Ha poi aggiunto, "deve pur rimanere una traccia, per dimostrare che da qualche parte esisteva un Paese chiamato Tuvalu. È l'ultima opzione".

Gli abitanti di Tuvalu in cerca di una nuova casa

Sta già cominciando una migrazione di massa, gli abitanti devono abbandonare l’isola per cercare una nuova casa. “Australia e Nuova Zelanda sono stati i nostri partner più stretti, offrendo anche opportunità di lavoro" ma le richieste per i visti sono complesse, la migrazione deve scontrarsi con tutti gli ostacoli della burocrazia. "Serebbe utile avere delle agevolazioni per le isole minori. È il momento di andare via in modo da poter progettare il proprio futuro, piuttosto che rimanere sull’isola con la costante paura dell'innalzamento del mare”, ha spiegato Apinelu. "Se possiamo consentire lentamente alle persone di andarsene al proprio ritmo seguendo le leggi dei singoli Paesi in cui vogliono migrare sarà più facile che impacchettare un'intera nazione in una volta e metterla da qualche parte".

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