L’apparizione mistica di Elon Musk al G20 (avvolto da candele): “Non vi auguro di essere me”
Il voto illuminato da una luce rossastra, lo sfondo che si perde nel buio, i maxischermi che ripropongono l’immagine davanti a tutta la platea. L’intervento di Elon Musk al G20 in corso a Bali si è tinto di sfumature mistiche, forse anche inquietanti. L’uomo con il patrimonio stimato più ricco dell mondo si è collegato via webcam per rispondere a delle domande sulle sua aziende.
Appena prima del collegamento è saltata l’illuminazione dal luogo da cui doveva fare l’intervista e quindi Musk ha dovuto ricorrere a un set di candele per garantire un minimo di illuminazione. L’effetto non è stato dei migliori, visto che la testa di Musk fluttuante nell’ombra sembrava una versione malefica di Sirius Black dentro il camino di Grifondoro.
“Lavoro tutto il giorno, tutti i giorni”
Musk ha spiegato come sono diventate le sue giornate. Dopo l’acquisizione di Twitter, l’imprenditore non ha preso una pausa: “Ho troppo lavoro da fare, questo è certo. Lavoro dalla mattina alla sera, sette giorni su sette”. Oltre al social network, Musk è Ceo di Tesla e si occupa anche di gestire SpaceX. Giusto per non avere spazi vuoti in agenda, l’imprenditore deve gestire anche l’azienda di chip Neuralink e quella di tunnel The Boring Company.
Dal palco di Bali gli hanno parlato degli imprenditori asiatici che ora sognano di raggiungere i traguardi a cui è arrivato Musk in questi: “Starei attento a ciò che si desideri. Non sono sicuro di quante persone vorrebbero essere me. Forse vorrebbero essere ciò che immaginano voglia di essere me, ma questo non corrisponde alla realtà. La quantità di cose con cui mi torturo è di un livello successivo, francamente”.
