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L’Antitrust chiude l’istruttoria su Isybank e Intesa Sanpaolo: cosa succede ora ai correntisti

I nuovi impegni garantiscono a tutti informazioni chiare ed esaustive sulla natura e sulle condizioni del trasferimento. Non solo, secondo l’Antitrust i clienti avranno condizioni economiche migliorative rispetto a quelle applicate prima del trasferimento, e non si saranno conseguenze negative sul fronte dei costi bancari a carico dei correntisti.
A cura di Elisabetta Rosso
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Potrebbe davvero essere il capitolo finale del caso Isybank. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha infatti chiuso l'istruttoria nei confronti di Intesa Sanpaolo e della sua filiale digitale. Ha accettato i nuovi termini proposti dalle società sulle condizioni di trasferimento dei correntisti, "in quanto consentono di rimuovere i profili di possibile scorrettezza individuati", si legge nella nota. Tutto è iniziato con un notifica sull'app di Intesa Sanpaolo. Nell'oggetto c'era scritto: “Trasferimento a Isybank”, pochissimi l'hanno vista, e così a ottobre 2023 milioni di clienti hanno scoperto all’improvviso che sarebbero stati trasferiti al servizio della banca digitale (che fa parte dello stesso gruppo di Intesa, ma non offre una filiale sul territorio e l'operatività può essere gestita solo attraverso l'app mobile).

In realtà Intesa Sanpaolo aveva dato la possibilità di negare il passaggio a Isybak fino al 30 settembre, alcuni clienti, però, si sono accorti del trasferimento solo dopo la data. Molti hanno accusato la banca di usare la tecnica del silenzio assenso, per far passare in sordina una manovra che molti clienti avrebbero negato. Dopo oltre 2.000 segnalazioni l'Antitrust ha aperto un'istruttoria per capire se c’era stato qualcosa di illecito nelle procedure seguite dalla banca.

Ora "gli impegni garantiscono a tutti i clienti informazioni chiare ed esaustive sulla natura e sulle condizioni del trasferimento, fornite dal 10 gennaio al 29 febbraio 2024 attraverso comunicazioni individuali cui si accede tramite un banner dall'app Isybank (Ramo I) o dall'app e dal sito di Intesa Sanpaolo (Ramo II)", ha spiegato l'Antitrust.  "Inoltre le società hanno fatto tre tentativi nei confronti della clientela che non ha risposto a quelli precedenti e attivato un’altra campagna di comunicazione tramite mail e push, nelle settimane del 22 gennaio e del 12 febbraio 2024 e dopo il 29 febbraio 2024".

Cosa ha detto il Codacons

"La chiusura dell'istruttoria dell'Antitrust sul caso Intesa Sanpaolo e Isybank ha finalmente garantito chiarezza e trasparenza su una vicenda che aveva preoccupato migliaia di clienti della banca", ha spiegato in una nota il Codacons.

"L'istruttoria dell'Antitrust ha accertato non solo come la banca abbia fornito informazioni corrette ai clienti propri clienti, offrendo il rientro a Intesa Sanpaolo godendo di condizioni economiche migliorative rispetto a quelle applicate prima del trasferimento, ma anche l'assenza di conseguenze negative sul fronte dei costi bancari a carico dei correntisti. Accogliamo con soddisfazione la chiusura del caso che è servito ancora una volta per migliorare le comunicazioni degli istituti di credito e la trasparenza in favore dei correntisti."

Cosa succede ora ai clienti di Intesa Sanpaolo

Dopo l'apertura dell'istruttoria da parte dell'Antitrust, la banca aveva comunicato che alcuni clienti destinati a Isybank avrebbero potuto negare il passaggio alla banca digitale. “Questa decisione è stata assunta dalla banca dopo l’attento ascolto della propria clientela e per andare incontro nel modo migliore possibile alle esigenze raccolte", aveva spiegato il portavoce di Intesa Sanpaolo. Ora i nuovi impegni garantiscono a tutti "informazioni chiare ed esaustive sulla natura e sulle condizioni del trasferimento, fornite dal 10 gennaio al 29 febbraio 2024 attraverso comunicazioni individuali cui si accede tramite un banner dall'app Isybank (Ramo I) o dall'app e dal sito di Intesa Sanpaolo (Ramo II)".

I clienti del Ramo I

Ai clienti del Ramo I viene garantita la possibilità di rientrare in Intesa Sanpaolo entro il 31 dicembre 2026. Avranno condizioni economiche migliorative rispetto a quelle precedenti al trasferimento, sono infatti previste "carte di debito con canone gratuito, un conto corrente con canone uguale o inferiore, condizioni gratuite sui servizi transazionali ed eventuale deposito titoli con canone gratuito". I clienti potranno anche riavere l'Iban originario, "verrà riconosciuta la gratuità del rapporto presso Isybank, dalla data del trasferimento al 30 giugno 2024 o alla data di eventuale chiusura del rapporto, se anteriore".

I clienti del Ramo II

Rientrano nel Ramo II gli oltre due milioni di clienti il cui trasferimento sarebbe dovuto avvenire il 18 marzo 2024. Le misure proposte sono analoghe a quelle previste per i clienti del Ramo I. La comunicazione serve per informare i clienti del Ramo II dell’impegno preso dalle due banche di trasferire a Isybank solo chi ha manifestato in maniera esplicita il proprio “consenso espresso” al trasferimento del conto e alle relative modifiche contrattuali.

Il commento di Intesa Sanpaolo

“Siamo lieti che sia stato riconosciuto l’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo e della nostra banca digitale Isybank, volto a rispondere positivamente alle osservazioni giunte dall’Autorità. Questo importante risultato è stato reso possibile grazie alla collaborazione con l’Autorità stessa per l’obiettivo comune di mantenere al centro l’ascolto dei clienti e garantire il miglior servizio rispetto alle loro esigenze", ha spiegato il portavoce di Intesa Sanpaolo.

"Isybank, la banca digitale del nostro Gruppo, proseguirà nello sviluppo di un’offerta innovativa e di qualità, arricchita da nuovi prodotti. Intesa Sanpaolo conferma la centralità della tecnologia nell’ambito del piano d’impresa, che prevede investimenti significativi per una leadership in Europa anche nel campo dell’innovazione”.

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