L’alluvione di Valencia vista dallo Spazio: le prime immagini catturate dai satelliti
Interi quartieri ricoperti di fango, fiumi di detriti che si riversano in mare e campagne sommerse. Questa è Valencia vista dallo Spazio. Le prime immagini satellitari scattate dal programma di monitoraggio della Terra di Copernicus mostrano i danni dell'alluvione.
Martedì 29 ottobre sulla città si è riversata in poche ore la pioggia di un anno. Le strade si sono trasformate in fiumi in piena, c'è chi si è arrampicato sugli alberi per non venire trascinato via dalle correnti, le macchine spinte da venti di 130 km/h hanno sbattuto violentemente l'una contro l'altra immerse tra fango e detriti. Il bilancio delle vittime dell'alluvione ha superato i 200 morti.
L'ESA ha attivato il servizio di Emergency Rapid Mapping della rete Copernicus, con il satellite Sentinel-1, per fornire una mappatura ad alta risoluzione delle aree colpite. Le immagini satellitari da un lato stanno aiutando i soccorsi a coordinare gli interventi guidando le squadre nelle aree maggiormente colpite, dall'altro stanno fornendo una valutazione dell'estensione delle inondazioni e dei danni a Valencia.
Le immagini scattate dai satelliti
L'immagine scattata dai satelliti mette a confronto Valencia prima e dopo l'alluvione. "Il 26 ottobre l'area appare ben delineata, con chiare separazioni tra aree densamente popolate, appezzamenti agricoli e strade. Le aree edificate sono caratterizzate da tetti e strade rosse, mentre le aree agricole mostrano diverse sfumature di verde, indicando la presenza di vari tipi di colture", ha spiegato Coperincus commentando l'immagine
Dopo l’alluvione, l’ultima immagine, acquisita il 31 ottobre, mostra danni significativi. "Molte delle aree verdi precedenti sono ora ricoperte di fango e detriti, con conseguente predominanza di colori marrone e ocra. Questo cambiamento di colore fornisce la prova dell'estesa alluvione che ha colpito i campi e le infrastrutture. Vi è anche una maggiore presenza di acque torbide nei corsi d'acqua e nelle estese aree allagate."
"Valencia è una delle aree più colpite dopo aver ricevuto oltre un anno di precipitazioni in otto ore. Questa immagine Sentinel-1 del Copernicus, acquisita il 31 ottobre 2024, mostra nei toni blu le aree allagate nella zona a sud di Valencia", spiegano sul sito ufficiale i ricercatori. Le aree ombreggiate di blu rappresentano le aree che erano ancora allagate nel momento in cui il satellite è passato sopra Valencia.
Nella fotografia satellitare, è possibile vedere una vasta area di acqua marrone che si estende a sud di Valencia verso la città di Cullera, è il fango che è stato scaricato nell'oceano. La maggior parte dei sedimenti sono stati depositati vicino alla foce del Turia. "Questi detriti sono arrivati nel Mar Mediterraneo, è chiaramente visibile in questa immagine di Sentinel-3 di Copernicus acquisita il 30 ottobre."
Questa immagine scattata dai satelliti dell'Osservatorio della Nasa mette a confronto Valencia prima e dopo l'alluvione, mostra sia i detriti che si sono riversati nel Mar Mediterraneo, sia intere aree della città che sono state sommerse dall'alluvione. In particolare a sud del Turia.
Perché le immagini satellitari sono così importanti
Le osservazioni satellitari permettono ai ricercatori di comprendere la portata dei danni nella regione.Utilizzando misurazioni satellitari Copernicus ha stimato che 5,68 chilometri quadrati di terreno sono stati sommersi dall’acqua.
Le inondazioni finora hanno colpito direttamente le case di 11.000 persone, Copernicus ha anche stimato che più di 100.000 case sono rimaste senza elettricità.