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La vita segreta di Mats, i genitori: “Abbiamo scoperto il suo mondo nei videogame solo dopo la morte”

Robert e Trude Steen hanno pensato per anni che loro figlio Mats vivesse isolato dal mondo a causa della sua malattia, la distrofia muscolare di Duchenne (DMD) che lo ha costretto alla sedia a rotelle per anni.
A cura di Elisabetta Rosso
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Mats Steen è morto all'età di 25 anni a causa di una malattia muscolare degenerativa. I genitori, Robert e Trude Steen, hanno sempre pensato che il figlio fosse un ragazzo solitario, introverso, che rimaneva ore chiuso nella sua stanza per giocare a World of Warcraft. In parte è stato così, ma questa è solo una versione della storia. Mats Steen infatti aveva anche un'altra vita.

"Il giorno dopo la sua scomparsa, nel 2014, abbiamo inserito un piccolo post nel suo blog dicendo che era morto, pensavamo fosse giusto visto che aveva trascorso così tanto tempo nel mondo dei videogiochi" ha raccontato Robert Steen alla Bbc. "È stato allora che sono arrivate queste mail dove le persone hanno cominciato a raccontare il loro rapporto con Mats. E quello è stato un punto di svolta della nostra vita. La sua morte è stata l'inizio di un'altra storia, perché nei 10 anni trascorsi dalla sua scomparsa, abbiamo imparato così tanto sulla sua vita."

Per quasi dici anni Mats ha portato avanti una vita parallela su World of Warcraft, sperimentando l'amicizia, l'amore, e realizzando nella realtà digitale i sogni che il mondo fisico gli impediva di portare avanti a causa della sua malattia, la distrofia muscolare di Duchenne (DMD) che lo ha costretto sulla sedia a rotelle per anni. "Abbiamo vissuto sotto lo stesso tetto per 25 anni, quattro mesi e 15 giorni. Poi è morto dopo aver sofferto molto. Noi credevamo che avesse vissuto una vita solitaria e isolata, senza provare amore o essere importante o fare la differenza nella vita di altre persone, perché questo è tutto ciò che vedevamo. Ma non è stato così."

Il documentario sulla vita di Mats Steen

La storia di Mats e del suo avatar Ibelin è stata raccontata in un documentario, The Remarkable Life of Ibelin, realizzato dal regista norvegese Benjamin Ree. "Penso che la sua storia ponga alcune domande che sono davvero rilevanti oggi", ha spiegato alla Bbc. "È possibile diventare amici di qualcuno che non hai mai incontrato? È possibile provare amore con qualcuno che non hai mai incontrato? E quanto può essere stretta l'amicizia con qualcuno con cui non hai mai parlato, ma a cui hai solo scritto? E allo stesso tempo, penso che dica qualcosa sul divario generazionale, sul fascino della mia generazione per i videogiochi (ho 35 anni) e per il fatto di trovarsi in un mondo virtuale. Mats è davvero cresciuto in quel gioco."

Per realizzare il documentario Ree ha utlizzato i filmati VHS girati dalla famiglia, un attore ha anche interpretato Mats. Sono stati intervistati gli amici che ha incontrato su World of Warcraft, hanno anche consegnato circa 42.000 chat per ricostruire la storia di Steen " è come una sceneggiatura di un film, che racconta davvero la storia di una vera vita da avatar", ha raccontato Ree. "Tutti i sentimenti e le azioni di Ibelin erano in quell'archivio".

L'avatar Balian di Ibelin creato da Mats

Mats Steen ha costruito il suo avatr ispirandosi al personaggio del film Kingdom of Heaven interpretato da Orlando Bloom, Balian di Ibelin. Nel gioco, Ibelin è alto, muscoloso e biondo e corre per Azeroth per 30 minuti al giorno. Nel documentario si presenta come "un famoso detective e nobile, che trova amici e combatte il male ovunque vada", per Steen è un'espansione di sé stesso.

La sua community ha raccontato che Ibelin "alleggeriva sempre l'atmosfera". Un utente ha raccontato: "Era lì per me e potevo anche parlargli delle cose stupide". Non solo, "era un inguaribile romantico e aveva sempre successo con le donne". Su World of Warcraft Steen, meglio Ibelin, ha trovato anche l'amore, Lisette che interpretava suo avatar Rumour. Si sono incontrati nel gioco da adolescenti. Nel documentario, Ibelin racconta di aver incontrato una "bellezza misteriosa dai capelli scuri" che gli aveva rubato il cappello. Più tardi, si erano scambiano un bacio sulla guancia.

Cosa hanno raccontato i genitori

Alcuni membri del gruppo Starlight hanno partecipato al funerale di Steen e tengono ancora incontri in suo onore, per padre è la prova che esiste la vera amicizia anche nel gaming. "Mats ci ha detto che stava giocando con altre persone, ma abbiamo pensato che non potessero conoscerlo così bene perché non si erano mai incontrati fisicamente. Ho rivalutato il valore degli incontri virtuali."

I genitori hanno raccontato che Steen a 21 anni ha anche creato un altro avatar chiamato Jerome Walker. "Era un cowboy; beveva whisky e ballava. Flirtava con le donne tutto il tempo e così via, quindi probabilmente era lui che rispecchiava il ventunenne che era diventato, piuttosto che il diciassettenne che ha creato Ibelin. Ma Mats stava chiaramente usando l'avatar per sperimentare cose che gli sarebbe piaciuto fare nella vita fisica".

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