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La truffa della svendita: fingono la chiusura di un negozio storico per rifilare vestiti da due soldi

Negli ultimi giorni si sta parlando molto della truffa dei Fratelli Tagliabue, un negozio di Bologna che ha annunciato la chiusura per lanciare una svendita di capi dalla qualità dubbia. Peccato che il negozio non sia mai esistito, le foto siano state create con l’intelligenza artificiale e schemi di truffa simile si stiano replicando in diverse città italiane.
A cura di Valerio Berra
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Il caso del negozio dei Fratelli Tagliabue di Bologna è interessante. Anche perché lo stiamo vedendo replicato in diverse città in tutta Italia. E lo ammettiamo, non è uno schema facile da riconoscere. Partiamo appunto dal caso dei Fratelli Tagliabue. Come riporta il dorso bolognese del Corriere della Sera nelle bacheche Facebook di diversi utenti di Bologna è apparso l’annuncio di una svendita di un negozio di vestiti. Il nome suona italiano, le immagini rimandando a vestiti casuale e formali.

L’immagine nell’annuncio era credibile. Due anziani davanti a un bel negozio del centro. Si annuncia la chiusura: “Purtroppo, la nostra situazione finanziaria non è più sostenibile”. Per questo tutti i capi di abbigliamento del negozio vengono venduti con sconti da fuori tutto: fino all’80%, recita l’annuncio. Un affare no?

Certo, peccato che poi il negozio dei Fratelli Tagliabue è stato creato con l’intelligenza artificiale. I due proprietari non sono mai esistiti e soprattutto la merce che viene venduta non è di un negozio che acquista solo capi italiani ma sono vestiti di scarsa qualità che probabilmente arrivano dal qualche grossista straniero. Ormai lo sappiamo come abbiamo visto con i piani di trading organizzare una truffa con l'intelligenza artificiale è diventato molto semplice.

Come riconoscere la truffa dei fuori tutto

Abbiamo ricevuto la stessa segnalazione anche da altre città. Hanno tutti nomi italiani e raccontano la stessa storia. Difficoltà economiche, un attività con storia decennale, a malincuore sono costretti a svendere tutto con sconti altissimi. La redazione di Facta, testata specializzata in fact checking, ha raccolto una serie di esempi che si replicano uguali a loro stessi.

Fratelli Tagliabue, Bellucci Moda, Raffaelli Milano, Essenza Italiana, Tilma. Spesso alla fine i prodotti vengono spediti ma sono diversi da quali acquistati, visibilmente economici  e spesso con taglie che non corrispondono. Restituirli è difficile. Secondo Facta questa truffa segue lo schema del drop shipping: un sistema di intermediari che vende un prodotto ai clienti senza possederlo direttamente in magazzino.

Il consiglio per capire se siete davanti a una svendita o a una occasione è semplice: fate una seconda verifica. Anche se la prima tentazione è quella di approfittare dell’occasione con più vestiti possibili, conviene sempre chiamare il negozio per capire se l’attività esiste davvero.

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