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La “strategia poker” di Elon Musk sta funzionando, Tesla ora registra vendite da record

L’azienda ha abbassato i prezzi per rimanere competitiva sul mercato. Ora può farlo perché ha una visibilità e una rete di distribuzione che non si poteva permettere negli anni scorsi.
A cura di Elisabetta Rosso
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Tesla ha consegnato 422.875 veicoli nei primi tre mesi dell’anno. Rispetto al trimestre precedente è cresciuta del 4%, e a gennaio Elon Musk ha affermato che Tesla potrebbe raggiungere 2 milioni di consegne entro la fine dell’anno, segnando quindi un aumento del 52% rispetto al 2022. La scommessa potrebbe funzionare, a gennaio infatti il Ceo ha tagliato del 20% i prezzi a livello globale, per capirci, la Model Y che costava circa 65.990 dollari ora si può comprare per 54.990 dollari. La guerra dei prezzi potrebbe quindi incentivare le vendite e stimolare la crescita nel 2023, ma il record di consegne registrato domenica 2 aprile, nonostante sia un segnale positivo, non rispecchia le aspettative. I tagli avrebbero dovuto incentivare ancora di più le vendite, l'azienda deve però fare i conti con la concorrenza e con un'economia globale in sofferenza.

Le prospettive di Tesla

Tesla ha consegnato il 6% in più dei suoi principali veicoli Model 3 e Model Y nei primi tre mesi di quest'anno rispetto al trimestre precedente. Ma il numero di consegne per i suoi veicoli Model X e Model S più costosi è crollato del 38%. Non solo, nonostante la crescita, la casa automobilistica non è stata all'altezza delle aspettative degli analisti di FactSet, avevano previsto che sarebbero stati consegnati 432.000 veicoli, come spiega il Wall Street Journal. L’azienda sta cercando di trovare un  suo equilibrio nel mercato, da un lato, abbassando i prezzi, dall’altro, aumentando la produzione negli stabilimenti in Texas e a Berlino, l’azienda infatti ha twittato che la sede di Austin ha costruito 4.000 Model Y nell’ultima settimana. Una conseguenza delle continue chiusure degli stabilimenti cinesi a causa delle politiche zero Covid.

La strategia dei tagli per i veicoli elettrici

“Se non avessero fatto il taglio dei prezzi, non sarebbe andata bene. Questa manovra mostra come l'economia stia diventando dura", ha affermato Gene Munster, socio e amministratore di Deepwater Asset Management. Tesla però potrebbe essere costretta ad abbassare ulteriormente il costo dei veicoli. Secondo l'analista di Barclays Dan Levy l'azienda dovrà fare i conti con la concorrenza di altre case automobilistiche che si stanno affacciando sul mercato. Tesla ha conquistato il titolo di leader mondiale nel mercato delle auto elettriche, ora però deve fare i conti con la cinese BYD, e poi con tutti i colossi che stanno investendo sempre di più nei modelli elettrici, come VolksWagen e General Motors.

Abbassare i prezzi sta funzionando e al momento è la soluzione adottata dall’azienda per essere competitiva. La strategia vuole diminuire i margini di guadagno su ogni aiuto ma aumentare i volumi di vendita. Dan Ives, analista della banca di investimento statunitense Wedbush, ha spiegato al quotidiano The Guardian che si tratta di “una mossa di poker strategica di Musk. I tagli potrebbero aumentare le consegne tra il 12% e il 15%. Tesla ora ha una scala globale che non aveva alcuni anni fa e ha margini di flessibilità per fare mosse aggressive come questa per guadagnare nuove quote di mercato in questa corsa agli armamenti di veicoli elettrici”.

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