La storia di Meg: “Lavoravo come ingegnera, ora consiglio libri su TikTok. E funziona benissimo”
Luci soffuse e librerie con gli scaffali piene dietro a poltrone fatte apposta per affondare con una tazza di the in mano. Benvenuti su BookTok, la parte di TikTok dedicata ai libri. Un gioiello raro per le case editrici. Solo in Italia l’hashtag BookTok è arrivato a 1,3 miliardi di visualizzazioni, nel mondo siamo a 93 miliardi. Abbastanza per rilanciare in classifica libri che sembrano destinati ad aver già completato la loro parabola, come La canzone di Achille di Madeline Miller.
Dietro questo hashtag ci sono migliaia di video pubblicati da book influencer, o booktoker. Per loro la definizione non conta, importa di più riuscire a portare avanti un’attività come content creator in un settore che non è esattamente nel fiore della sua produzione. Fanpage.it ha incontrato Megi Bulla, per i social @labibliotecadidafne. 28 anni, una laurea in ingegneria civile e un profilo TikTok da 388.100 follower in cui parla di libri.
Scorrendo i suoi video si vede come sta provando a rendere social un settore che per adesso è stato discretamente lontano dai social. (Se non per tutte le evitabili volte in cui le case editrici hanno provato a monetizzare con i creator appena raggiungevano un numero di follower sufficiente a riempire una libreria.) Megi, detta Meg, ribalta i trend parlando di libri, recensisce le ultime uscite e collabora con servizi che inviano libri a sorpresa a casa. Non solo, organizza live di lettura con rigorosa cadenza settimanale.
Ti ricordi il giorno in cui hai scaricato TikTok?
È stato nell’ottobre del 2020. Ho guardato un po’ di video e non so perché mi ero fatta l’idea che fosse un social solo per i giornalisti. Non mi piaceva e l’ho disinstallata. Due mesi dopo l’ho scaricata di nuovo e ho iniziato a usarla e a pubblicare video.
Non avevi mai usato i social prima?
Sono una frana a fare le foto. TikTok funziona per me perché premia ancora la spontaneità.
Che lavoro facevi quando hai iniziato a pubblicare i video?
Io lavoravo come ingegnere civile. Mi occupo soprattutto della distribuzione del gas nelle case. Da giugno però sono una creator a tempo pieno. Certo è strano, non ho mai studiato editoria. Però funziona.
All'inizio le case editrici non investivano su TikTok.
No, è vero. Le prime collaborazioni con le aziende sono state dei libri gifted, mi regalavano i libri per parlarne sul mio profilo. Ora invece studiamo insieme delle campagne pubblicitarie. In questo settore non conta avere numeri altissimi, basta che ci sia una community.
Hai un genere che preferisci?
Certo, a me piace molto il fantasy. Soprattutto all’inizio era questo il genere che consigliavo di più.
Immagino che a volta capiti di parlare di libri che non ti sono piaciuti. Come fai?
Preferisco essere sincera con i clienti e con il mio pubblico. Se un libro non mi piace lo dico. E magari vende anche di più: è successo che io parlassi male di un titolo e poi la mia comunità si precipitasse a comprarlo per vedere se era davvero così tremendo come avevo detto.
A che pubblico parlano i tuoi video?
Possiamo definirli dei “giovani adulti”, parliamo di ragazzi e ragazze tra la fine dell’adolescenza e i 30 anni. Dentro questa fascia d’età c’è un mondo molto variegato.
E c’è un libro che hai scoperto grazie a BookTok?
La casa sul mare celeste di T. J. Klune, oppure Circe di Medeline Miller.
Uno dei libri esplosi grazie a TikTok è La fabbricante di lacrime, dell’autrice ancora anonima Erin Doom. Che ne pensi?
L’ho letto, ovviamente. E trovo che sia godibile ma ha anche dei punti che non mi sono piaciuti. Spesso è ripetitivo e non mi convince l’uso dei punti di sospensione. Sono usati troppo spesso.
Ogni settimana fai delle live in cui leggi un libro. Chi le segue?
Ci sono tanti tipi di persone che arrivano a queste live. C’è chi non riesce mai a trovare il tempo per leggere e magari si fissa questo appuntamento apposta per leggere insieme a me, proprio come se fosse un appuntamento fisso. O ancora, ho visto nonne che mettono le mie live per far addormentare i nipoti.
Non ti spaventa lavorare a tempo pieno come content creator?
Con una laurea in ingegneria alle spalle mi sento tranquilla. Se non dovesse andare bene questa strada ho comunque tutte le competenze per trovare altri lavori. Nonostante questo ho molte speranze su TikTok, la vedo proprio come una piattaforma professionale. È una televisione dove i programmi continuano a cambiare.