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Guerra in Ucraina

La storia di Atomic Heart, il videogioco russo ambientato in Unione Sovietica che ora è sommerso dalle critiche

Ciò che non convince parte dell’utenza non è tanto l’ambientazione sovietica, quanto il fatto che dietro allo sviluppo di Atomic Heart ci sia un team composto da sviluppatori russi.
A cura di Lorena Rao
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Manca ancora un mese all'uscita di Atomic Heart, ed è già polemica sui social. Ma andiamo con ordine. Atomic Heart è un videogioco sparatutto con elementi ruolistici ambientato in una versione alternativa dell'Unione Sovietica degli anni '50, in cui regnano robot e tecnologie d'avanguardia. Protagonista di questa ucronia è Sergey Nechayev, maggiore del KGB. Del gioco, cattura immediatamente l'estetica, che riprende il brutalismo sovietico in chiave utopistica.

Nelle scorse ore sono state pubblicate le prove della stampa di settore, il che ha dato modo all'utenza di esprimere dei dubbi sull'eticità del titolo. Il problema infatti non è tanto l'ambientazione sovietica, quanto il fatto che dietro allo sviluppo vi sia un team russo, Mundfish. Considerata la guerra in corso in Ucraina, questo aspetto non sembra convincere parte della community di gioco.

Chi è il team di sviluppo di Atomic Heart

Fino al primo annuncio di Atomic Heart, risalente al 2018, Mundfish era uno studio per lo più sconosciuto. Tuttavia, con l'avvicinarsi dell'uscita del gioco, sono aumentate le informazioni note. Il team è stato fondato a Mosca, ma, con lo scoppio della guerra in Ucraina a febbraio 2022, ha poi spostato la sua sede a Cipro. Alcuni utenti ritengono che questo trasferimento sia stato fatto per non incorrere nelle sanzioni che hanno colpito le imprese russe. Intanto, nel corso di questi mesi, Mundfish non si è mai espresso apertamente contro il conflitto avviato da Putin.

Tuttavia, in seguito alle accuse sorte attorno ad Atomic Heart, il team ha di recente pubblicato un tweet in cui afferma: "Vogliamo assicurarvi che Mundfish è uno studio con un team internazionale focalizzato su un gioco innovativo ed è innegabilmente un'organizzazione a favore della pace contro la violenza sulle persone. Non commentiamo politica o religione”. A margine, il publisher di Atomic Heart è un'azienda francese, Focus Entertainment, nota per titoli come A Plague Tale: Requiem. Il marketing punta dunque a presentare Atomic Heart come un prodotto internazionale, al quale hanno lavorato anche sviluppatori ucraini. Una notizia che, secondo la testata di settore Polygon, non è verificabile.

Una parte degli appassionati resta comunque scettica, anche perché tra le voci che girano attorno al titolo ce ne sono alcune che vedono il coinvolgimento finanziario di Gazprom, multinazionale governativa russa per l'estrazione di gas naturale, tra le prime a essere colpite dalle sanzioni contro la Russia. Al momento però si tratta di mere speculazioni presenti solo nei forum e nei dibattiti interni della community su Reddit.

A complicare i retroscena di Atomic Heart si aggiungono il crunch a cui è stato soggetto il team – da qui il rinvio dell'uscita, inizialmente prevista a fine 2022 – e la cattiva gestione della dirigenza, che nei mesi scorsi ha deciso di puntare tutto sul marketing a scapito delle reali condizioni di gioco.

Come detto all'inizio, manca ancora un mese prima dell'arrivo del titolo su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC. Di conseguenza, la percezione attorno ad Atomic Heart potrebbe ulteriormente cambiare prima del lancio previsto il 21 febbraio 2023, viste soprattutto le crescenti preoccupazioni (e speculazioni) da parte degli utenti.

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