video suggerito
video suggerito

La storia dell’AR-15: il fucile simbolo degli Stati Uniti usato per l’attentato a Donald Trump

L’AR-15 si è trasformato in un pordotto di consumo in grado di rappresentare anche un’identità politica e culturale. Non è la prima volta che viene utilizzato per un attentato negli Usa. Dieci delle 17 sparatorie di massa più letali negli Stati Uniti hanno come protagonista un AR-15.
A cura di Elisabetta Rosso
18 CONDIVISIONI
Immagine

Non è un fucile adatto per la caccia, troppo grosso per la difesa domestica, era stato progettato per i soldati verso la fine degli anni '50, ma le truppe statunitensi in Vietnam avevano avuto problemi con l'AR-15. E così era stato bandito anche dalle fiere del settore. Oggi è il fucile più venduto negli Stati Uniti. Circa un adulto su 20 (quindi 16 milioni di persone) possiede almeno un AR-15, secondo i dati del sondaggio del Washington Post e dell’Ipsos. È anche il fucile che è stato utilizzato per sparare a Donald Trump.

Poco dopo la mezzanotte (ora italiana) del 14 luglio, l‘ex presidente è stato colpito all'orecchio durante un comizio in Pennsylvania, nella città di Butler. L'attentatore, posizionato a circa 150 metri dal palco, avrebbe sparato diversi colpi contro il candidato utilizzando un AR-15. Non è la prima volta che il fucile viene utilizzato per un attentato negli Usa. Dieci delle 17 sparatorie di massa più letali negli Stati Uniti hanno come protagonista un AR-15.

La storia del fucile semiautomatico

L'AR-15 è un fucile semiautomatico sviluppato e prodotto dalla Armalite. Il nome è l'acronimo di "Armalite Rifle, design 15". Come spiega il Washington Post, quasi tutti i principali produttori di armi ora producono la propria versione dell'arma. L' AR-15 è appeso muri e pubblicizzato sui siti web dei commercianti di armi. È entrato nell'immaginario pubblico, ci sono magliette e striscioni con il fucile disegnato.

Non solo. Barry Moore, parlamentare repubblicano dell’Alabama, ha introdotto un disegno di legge a febbraio per dichiarare l’AR-15 la “National Gun of America”.

Perché è il fucile delle sparatorie di massa

Il fucile negli ultimi anni è diventata l'arma più utilizzata nelle sparatorie di massa. L'ha imbracciato Nikolas Cruz, il giorno di San Valentino del 2018, uccidendo 17 persone dentro la Marjory Stoneman Douglas High School in Florida.

Anche Travis Reinking l'ha utilizzato durante la una sparatoria a Nashville, in Tennessee, provocando tre feriti e uccidendo quattro persone. L'AR-15 è stato imbracciato nel 2022 da Salvador Rolando Ramos per il massacro alla Robb Elementary School di Uvalde, in Texas, e l'anno dopo Audrey Elizabeth Hale con il fucile semiautomatico ha aperto il fuoco all'interno dell'istituto Convent School di Nashville.

Come l'’AR-15 è stato trasformato in un simbolo

Un’indagine del  Post ha rilevato che l’ascesa dell’AR-15 al dominio negli ultimi due decenni "è stata scatenata da una drammatica inversione di strategia da parte delle più grandi compagnie di armi del paese per investire in un prodotto che molti nel settore hanno visto come anatema per la loro cultura e tradizioni."

Il fucile semiautomatico è stato così trasformato in un prodotto da vendere. “L’ho fatto sembrare figo”, ha raccontato Randy Luth, il fondatore del produttore di armi DPMS, una delle prime aziende a commercializzare AR-15. “La stessa ragione per cui compri una Corvette.” L’AR-15 così si è trasformato in un pordotto di consumo in grado di rappresentare anche un'identità politica e culturale. 

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views