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La Russia ha chiesto a Google di pagare una cifra con 33 zeri

Google dovrebbe pagare alla Russia 2,5 decilioni di dollari (2,5 trilioni di trilioni di trilioni) per i danni causati a 17 canali televisivi russi dopo il blocco su YouTube deciso dal gigante tech. Secondo la legge russa, la multa raddoppierà ogni due settimane fino a quando non sarà pagata.
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A scriverlo per esteso, gli zero occupano più di rigo intero: 2,5 decilioni di dollari. A tanto ammonta la multa che secondo un tribunale russo Google dovrebbe pagare alla Russia per aver bloccato i contenuti di decine di canali tv russi su YouTube. Qui c'è un piccolo problema di traduzione. Nel sistema inglese "decillion" equivale a 1 seguito da 33 zeri, strada che seguiamo. In quello italiano la definizione di decilione rigurda un numero con un 1 seguito da 60 zeri. L'ordine di grandezza effettivo della multa sembra essere il primo.

In base a quanto riporta il sito di notizie statale russo RBC, che per primo ha dato la notizia, l'incredibile somma sarebbe il risultato di quattro anni di multe puntualmente ignorate dal colosso di Mountain View. Non finisce qui: in base a ciò che stabilisce una legge russa, la cifra è destinata ad aumentare, raddoppiando ogni due settimane di inadempienza.

La battaglia legale della Russia a Google

Secondo una fonte contattata da RBC, il 28 ottobre si è svolta una nuova udienza del processo a Google, avviato ormai anni fa dalla Russia contro la decisione della piattaforma di oscurare da YouTube gli account di decine di canali televisivi russi. Secondo quanto sostiene il tribunale russo, il blocco sarebbe iniziato nel 2020 per poi subire una rapida accelerazione nel 2022 per effetto di quella che il sito russo definisce "l'operazione militare speciale in Ucraina", ovvero l'invasione russa dell'Ucraina. In questi anni, anche la Russia ha effettuato azioni di censura sul web: solo a giugno il Cremlino ha bloccato 81 siti di notizie europei.

Tutto sarebbe iniziato con il blocco nel 2020 degli account del canale televisivo "Tsargrad" e di RIA FAN. Dopo la richiesta tramite il ricorso alla Corte Arbitrale di Mosca di eliminare il blocco su YouTube e il silenzio di Google, la corte di Mosca ha ordinato a Google di ripristinare l'accesso di Tsargrad agli account bloccati. In caso contrario, il colosso tech sarebbe stato sanzionato con multe progressive, ovvero destinate ad aumentare per ogni giorno di inadempienza.

Le restrizioni di Google alla Russia

Oltre a non eliminare il blocco dei canali oscurati, Google ha invece proseguito nella sua politica di restrizioni contro i contenuti provenienti dalla Russia, oscurando account di altri canali televisivi da YouTube e limitando la visibilità degli account russi su Google e le sue piattaforme. Da marzo 2022 Google ha oscurato i contenuti pubblicitari ai suoi utenti in Russia e più di recente ha limitato la creazione di nuovi account.

In risposta alle restrizioni di Google, a maggio 2022 il governo russo ha sequestrato il conto bancario locale della società, costringendo difatti il gigante tech a dichiarare bancarotta nel Paese. Rispetto alle nuove sanzioni stabilite dal tribunale russo, Google non sembra dare segni di eccessiva preoccupazione, pur ammettendo l'esistenza di "questioni legali relative alla Russia in corso" e ricordando invece come le azioni della società madre, Alphabet, continuino ad aumentare.

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