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La Russia ha bloccato l’accesso a Twitter e Facebook

“Siamo consapevoli del fatto che Twitter è soggetto a restrizioni per alcune persone in Russia e stiamo lavorando per mantenere il nostro servizio sicuro e accessibile”, ha affermato Twitter in una comunicazione ufficiale.
A cura di Lorena Rao
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Al terzo giorno di guerra in Ucraina, Twitter ha smesso di funzionare in Russia in quello che sembra essere un apparente tentativo, da parte del governo, di limitare il flusso di informazioni legato al conflitto, soprattutto con l'inizio delle manifestazioni pacifiste interne, duramente sedate dalle forza dell'ordine. A diffondere questa ipotesi il gruppo di monitoraggio Internet NetBlocks, che da sabato mattina scorso ha riscontrato connessioni fallite o fortemente limitate tra tutti i principali provider di telecomunicazioni russi, inclusi Rostelecom, MTS, Beeline e MegaFon. È comunque possibile accedere a Twitter in Russia tramite i servizi VPN, ma in maniera limitata.

A confermare il blocco di Twitter in Russia anche i giornalisti sul campo: una reporter della BBC ha affermato di essere riuscita a pubblicare un messaggio, ma solo dopo diverso tempo, descrivendo il servizio come "severamente limitato". Twitter non è l'unico social network ad essere stato bloccato in Russia. Venerdì scorso anche Facebook è stato soggetto a pesanti restrizioni, soprattutto dopo che la piattaforma ha deciso di rimuovere gli account di quattro organizzazioni di comunicazione statali. Un gesto interpretato dal governo russo come "una violazione dei diritti e delle libertà dei cittadini russi", come riporta The Verge.

"Siamo consapevoli del fatto che Twitter è soggetto a restrizioni per alcune persone in Russia e stiamo lavorando per mantenere il nostro servizio sicuro e accessibile", ha affermato Twitter in una comunicazione ufficiale. "Crediamo che le persone debbano avere un accesso libero e aperto a Internet, il che è particolarmente importante durante i periodi di crisi" ha poi aggiunto l'account ufficiale di Twitter Public Policy.

La scorso 24 febbraio, giorno in cui è esploso il conflitto tra Russia e Ucraina, Twitter ha sospeso numerosi account di ricercatori e ricercatrici di open source intelligence, impegnati a diffondere immagini, informazioni e video provenienti dai territori coinvolti. Inizialmente si pensava fosse una campagna coordinata di segnalazione di matrice russa, ma in seguito la portavoce di Twitter Elizabeth Busby ha dichiarato che si trattava di un errore. Nelle ore successive, infatti, tutti gli account sospesi sono stati ripristinati.

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