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La prima auto volante in vendita potrebbe arrivare dalla Cina: come funziona

Quello della società Xpeng è il primo progetto di auto volante a poter finire sul mercato: si tratta di un modello modulare, e non ibrido, composto da due ambienti, dal quale è pronto a distaccarsi un drone con cui si può raggiungere qualsiasi meta.
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Il sogno di volare accompagna l'uomo da sempre, prima nella mitologia poi nei grandi capolavori della narrativa fantascientifica. Ora, sembra incredibile a dirsi, potrebbe presto risultare addirittura anacronistico definirlo ancora un sogno: le auto volanti non sono più un progetto avanguardistico, ma una realtà concreta e presto le vedremmo attraversare i nostri cieli.

Si chiamano VTOL ("Vertical Take-Off and Landing", ovvero "aerei a decollo e atterraggio verticale"), o più comunemente eVTOL, in quanto sono praticamente tutti a motore elettrico, e saranno presto acquistabili da chiunque, a patto che possa permetterseli, ovviamente. In questa "gara alla conquista dei cieli" la Cina è tra le favorite: è di una società di Pechino, la Xpeng, il primo vero progetto di auto volante a raggiungere il mercato.

Lo ha annunciato la stessa compagnia dando il via ufficiale al programma di produzione di massa che dovrebbe concludersi nell'ultimo trimestre del 2025. L'azienda, anche nota come Guangzhou Xiaopeng Motors Technology, si è imposta nel settore delle auto volanti nel 2020 con fondazione della Xpeng Aero-HT, che nell'arco di pochi anni è diventata la più grande azienda asiatica del campo.

Come saranno le auto volanti

Il modello proposto da Xpeng, le cui azioni alla Borsa di Hong Kong sono schizzate all'annuncio dell'avvio della produzione, si differenzia dagli altri progetti di auto volanti proposte dalle aziende concorrenti. Nello specifico sono due i veicoli a cui la società cinese sta lavorando. Mentre la prima, la "Flying Car", è una sportiva in grado di decollare, a catturare l'interesse degli azionisti è soprattutto il secondo modello: ribattezzata "Land Aircraft Carrier", si tratta di un modello modulare composto da due parti, dal quale una componente dell'abitacolo potrà staccarsi e decollare come una sorta di drone elettrico.

In sostanza, possiamo immaginarla come una specie di "portaerei terrestre": potrà essere quindi utilizzata anche come veicolo da strada e off road. In questo caso si presenta come un mini van 6×6 dalle linee squadrate, molto simile a un Cybertruck di Tesla.

Internamente però si compone di due abitacoli: quello anteriore accoglie guidatore e passeggero, mentre la porzione posteriore separata, con i sedili sono rivolti in direzione opposta, è il modulo volante. All'occorrenza, questa parte può staccarsi dal corpo del van uscendo dal baule: una volta aperto, il drone è pronto per decollare e raggiungere qualsiasi meta.

Perché il modello Xpeng è diverso

I diversi modelli di auto volanti su cui le società del settore hanno puntato in questi anni rientravano in due tipologie, o auto con ali per volare o aerei dotati di ruote capaci di farli muovere su terra. In entrambi i casi si trattava di modelli ibridi che tentavano una sintesi tra la struttura di un auto e quella di un aereo.

Xpeng è stata la prima realtà a pensare a una soluzione alternativa, proponendo un modello non più ibrido, ma modulare, ovvero composto effettivamente da due moduli da utilizzare in modo alternativo. L'intuizione sembra essere stata giusta: oltre a dimostrarsi efficaci nei voli di prova, durante i quali non si sarebbero verificati incidenti, anche il mercato ha dimostrato di avere grandi aspettative rispetto al progetto. La società è quotata sia al NASDAQ sia alla borsa di Hong Kong e il valore totale delle sue azioni ha superato la capitalizzazione di 50 miliardi dollari.

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