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La polizia di frontiera degli Stati Uniti sta testando dei cani robot per sorvegliare i confini

I quadrupedi robotizzati di Ghost Robotics sono stati utilizzati principalmente per attività di sorveglianza, tra cui perlustrazione all’aperto, pattugliamento di punti preimpostati tramite GPS, ispezione di carrozze ferroviarie ed esplorazione di edifici.
A cura di Lorena Rao
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La polizia di frontiera degli Stati Uniti, che fa parte del Dipartimento per la sicurezza interna (DHS), sta testando nuovi alleati per la sorveglianza dei confini meridionali: dei cani robot. Un test che le autorità definiscono un "successo" e che sarà portato avanti nel corso dei prossimi mesi. "Il confine meridionale può essere un luogo inospitale per l'uomo e gli animali, ed è proprio per questo che una macchina può eccellere lì" ha affermato Brenda Long, responsabile del programma per il braccio di ricerca e sviluppo del DHS, la direzione Scienza e tecnologia (S&T), in un post sul blog.

I cani robot sono stati realizzati dalla Ghost Robotics, principale rivale della Boston Dynamics, azienda nota al pubblico di massa per i suoi video con i robot ballerini. I quadrupedi robotizzati di Ghost Robotics sono stati utilizzati principalmente per attività di sorveglianza, tra cui perlustrazione all'aperto, pattugliamento di punti preimpostati tramite GPS, ispezione di carrozze ferroviarie ed esplorazione di edifici. I cani robot sono stati testati anche in simulazioni con individui potenzialmente pericolosi. Il DHS afferma che il lavoro in sinergia tra cani robot e droni aviatori potrà fungere da moltiplicatore di forza per supportare l'intervento umano. Tra i vantaggi emersi nelle fase di test, vi è la capacità dei robot-sentinella di poter camminare su scale, terreni rocciosi, strade ripide e tutti quei punti disagevoli per robot dotati di cingolati o ruote. Gli aspetti negativi invece evidenziano una durata limitata della batteria e prestazioni irregolari.

Intanto politici e gruppi per i diritti civili hanno iniziato a criticare l'uso di tali macchine per la sorveglianza dei confini, in quanto troppo disumanizzanti, soprattutto quando devono interagire con il pubblico. In passato, la Customs and Border Protection (CBP) è finita sotto i riflettori dell'opinione pubblica per i comportamenti ingiustificati e violenti sugli immigrati. Secondo un'indagine nel 2021 di Humans Right Watch, sono 160 i rapporti interni per abusi fisici e sessuali nei confronti dei richiedenti d'asilo. Tuttavia, poiché i lavori di costruzione di muri lungo i confini degli Stati Uniti sono fermi, il governo ha deciso di rivolgersi sempre più a soluzioni tecnologiche, tra cui cani robot dediti alla sorveglianza.

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