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La nuova arma americana che distrugge i droni con un cannone a microonde

I droni sono stati una spina nel fianco per le forze armate statunitensi fin dal 2017, quando l’Isis li ha usati sull’esercito iracheno per conquistare la città di Mosul. Ora la guerra in Ucraina è divenata la prima con i droni schierati e serve un’arma in grado di neutralizzarli.
A cura di Elisabetta Rosso
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Si chiama Thor, come il dio norreno del fulmine, e lancia microonde da un cannone per disabilitare i droni che volano a dieci chilometri di distanza. Il nome per esteso è Tactical Hiogh-power Operational Responder, ed è stato testato dall'Air Force Research Laboratory (AFRL) il 5 aprile. Dopo numerose prove (è dal 2015 che l'arenoautica testa l'arma) potrebbe scendere in campo per combattere una nuova guerra fatta di veicoli senza pilota che in vent'anni di sono trasformani in macchine della morte.

I droni sono entrati in guerra negli anni 2000, ma all'inzio servivano per le operazioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione. Poi, si sono trasformati in un'arma offenisva, in grado per esempio di efettuare attacchi aerei. La guerra in Ucraina è stata infatti definita la prima guerra tra droni, entrambi gli eserciti hanno cominciato a usare i dispositivi in modo inedito, inaugurando una nuova era nei combattimenti. L'esercito ucraino ha persino deciso di dedicare una canzone ai Bayraktar, i droni da guerra spviluppati dall'omonima azienda turca. Il testo recita: "I banditi russi vengono trasformati in fantasmi da Bayraktar".

Come funziona Thor

Thor potrebbe prevenire gli attacchi dei droni grazie a un cannone a energia diretta in grando di produrre microonde che neutralizzano i veicoli aerei senza pilota. In realtà è da anni che l'aeronautica militare statunitense sta testando l'arma, anche un'azienda russa ha provato a creare qualcosa di simile. Poi ad aprile, nella base milare Kirtland del Nuovo Messico, le esercitazioni hanno dato buoni risultati, e così Thor potrebbe entrare in guerra a breve come strumento antiaereo.

Secondo il responsabile del programma, Adrian Lucero: "THOR è stato eccezionalmente efficace nel disabilitare lo sciame grazie al suo ampio raggio, alle elevate potenze di picco e al suo movimento rapido per seguire e disabilitare i bersagli".

È alto 6 metri ed è costato 18 milioni di dollari. I droni inciampando nelle microonde divenatno ciechi e sordi, tutti quelli che ruotano intorno a Thor a una distanza di 10 chilomentri vengono disabilitati. Il cannone del veicolo è in grado di copire 360 gradi e intervenendo sulle radiazioni elettromagnetiche dei disposivi li rende inutilizzabili in pochi secondi. Non si sa quanti droni è in grado di abbattere, ma una volta sceso in campo Thor potrebbe rivelarsi un ottimo sistema anti aereo. “Ora stiamo effettuando aggiornamenti e test sul campo con diversi modelli di droni. Ad aprile per la prima volta abbiamo usato Thor contro i droni e abbaimo realizzato il test in modo che sembrasse in una situazione reale" ha spiegato Lucero.

Qunando scenderà in campo

"Questi sistemi sono poco costosi, facili da modificare e utilizzare come armi e proliferarano in fretta", ha detto il generale dei marine Kenneth McKenzie Jr. durante un discorso del febbraio 2021 al Middle East Institute. "Forniscono agli avversari la capacità operativa di sorvegliare e prendere di mira le strutture degli Stati Uniti e dei partner, offrendo allo stesso tempo plausibile negabilità e un ritorno sproporzionato sull'investimento, tutto a favore dei nostri avversari".

I droni sono stati una spina nel fianco delle forze armate statunitensi fin dal 2017. Quando l'Isis li ha usati sulle forze di sicurezza irachene per conquistare la città di Mosul. Nel conflitto del 2020 tra Armenia e Azerbaigian del Nagorno-Karabakh, i droni sono stati utilizzati per le missioni di ricognizioni e per "supportare l'uso dell'artiglieria sia missioni di attacco"come spiega un'analisi del Centro per gli studi strategici e internazionali. I droni sono state in grado di disruggere carri armati t-27 e difese aeree S-300.

Non è chiaro quando l'Air Force potrebbe schierare THOR, ma dato che c'è stata una consistente richiesta di aumento del budget per il prossimo anno, potrebbe diventare operativo nel 2024. Il capitano Tylar Hanson, vice responsabile del programma Thor, dopo il test di aprile ha detto:"Siamo fiduciosi di poter prendere questa stessa tecnologia e renderla più efficace per proteggere il nostro personale in tutto il mondo".

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