La notizia sul treno ultraveloce in Veneto non è come l’avete letta: i veri dati su Hyperloop
Negli ultimi due giorni c’è una notizia che è girata su quotidiani nazionali e locali. Al netto di qualche variante, il titolo più o meno era questo: “Il treno supersonico Hyperloop sta arrivando in Veneto”. C’è una discreta distanza tra questa informazione e quello che succederà davvero in Veneto nei prossimi mesi. Fanpage.it ha verificato con Concessioni Autostradali Venete (CAV) cosa c’è di vero, e soprattutto cosa no, in questa storia.
Come funziona la tecnologia Hyperloop
In modo molto prudente, Wikipedia definisce Hyperloop come una “ipotesi di tecnologia futuribile”. Una definizione abbastanza vaga perché in effetti questa tecnologia non è ancora stata testata su larga scala. Hyperloop non è un brevetto e non è il nome di una sola azienda. È una formula con cui ci si riferisce a un sistema di trasporti basato su tunnel depressurizzati e vagoni che si muovono su rotaie a levitazione magnetica.
In pratica l’obiettivo di Hyperloop è quello di creare capsule che siano in grado di viaggiare incontrando la minor resistenza possibile. In questo modo i vagoni dei treni Hyperloop possono, sulla carta, superare anche i 1.000 km/h. Inutile spiegare il fascino che accompagna una tecnologia del genere.
Il progetto per il Veneto
Come confermato a Fanpage.it da CAV, l’arrivo di Hyperloop in Italia non è esattamente certo. Il punto è un altro. Concessioni Autostradali Venete (CAV) ha firmato un accordo con Leonardo e il consorzio WeBuild per uno studio di fattibilità sul progetto Hyperloop in Veneto. Il valore di questo studio è di 4 milioni di euro. L’obiettivo è quello di capire se in Veneto è possibile installare almeno un tratto di ferrovia basata sulle tecnologie Hyperloop.
Questa è l’unica notizia confermata. Una fonte di CAV ha chiarito a Fanpage.it che al momento non è stata decisa nessuna tratta da coprire. Lo studio dovrebbe durare al massimo un anno e alla fine ci sarà una relazione per capire se Hyperloop è un progetto credibile.
Il fallimento di Hyperloop One
A questo punto però qualcuno potrebbe obiettare sul fatto che Hyperloop One è fallita lo scorso dicembre. Alla fine del 2023 il quotidiano statunitense Bloomberg ha anticipato che Hyperloop One, una startup che ha raccolto circa 450 milioni di dollari in investimenti negli ultimi nove anni, è fallita senza creare mai nulla di vagamente simile al progetto Hyperloop. O quasi. Ricorda il quotidiano The Verge che l’azienda ha contato un unico test con esseri umani nel 2020. I vagoni sono arrivati a 160 km/h.
Il problema è che Hyperloop è il nome di un’azienda. È un’idea, che per adesso ha molto poco di concreto. Non ci sono impianti attivi in altre parti del mondo, non esistono test portati a termine con successo e non esistono piani su larga scala. Il progetto aveva fra i suoi più grandi sostenitori Elon Musk che nel 2013 aveva svelato la sua visione di Hyperloop con una serie di progetti. Anche qui però l’idea è stata accantonata in favore di altro.
Chi vuole costruire Hyperloop in Veneto?
Hyperloop One era il progetto su cui gli investitori avevano puntato di più. Non è però il solo che si occupa di Hyperloop. Quello che sta lavorando nello specifico sul Veneto è Hyperloop Transportation Technologies una società che lavora in Italia con la sua licenziataria Hyperloop Italia il cui Ceo è Gabriele Gresta, detto Bibop. In una live con il giornalista e fondatore di Fufflix Germano Milite, Gresta ha spiegato che il problema di Hyperloop non è tecnologia ma i permessi per costruire le strutture.
Negli ultimi anni il suo nome è comparso parecchio nei giornali. Nel febbraio 2020 si è parlato di uno studio di fattibilità per una ferrovia Hypelroop da Milano Cadorna a Malpensa. A quattro anni di distanza l’unico treno che collega Cadorna a Malpensa è il Malpensa Express. In un'intervista a Gabriele Gresta pubblicata nel dicembre 2023 sul quotidiano La Repubblica, Gresta aveva commentato così il fallimento di Hyperloop One:
"La verità dietro questo fallimento? Penso che abbia avuto peso un altro motivo: il fatto che li abbiamo battuti in Veneto, dove ci siamo aggiudicati la costruzione di una linea tra Venezia e Padova. Con quel progetto l’Italia diventerà il Paese con i progetti Hyperloop più avanzati al mondo".
Ha collaborato Maria Teresa Gasbarrone