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La Nasa invierà una “libellula” nello spazio per cercare la vita su Titano: la missione del drone

Si chiama Dragonfly, peserà 450 chilogrammi e costa già oltre tre miliardi di euro. Il velivolo studierà la luna di Saturno, che grazie alla pioggia e agli oceani ricorda le prime fasi della Terra. Su Titano verranno studiati i processi chimici prebiotici per capire se sono compatibili con la vita.
A cura di Velia Alvich
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NASA | Una rappresentazione 3D di Dragonly, il velivolo che esplorerà la luna di Saturno
NASA | Una rappresentazione 3D di Dragonly, il velivolo che esplorerà la luna di Saturno

La prossima grande missione della Nasa porterà un "piccolo" drone da 450 chilogrammi su una luna ai margini del nostro sistema solare. Si chiamerà Dragonfly, che in inglese significa libellula, e ha come obiettivo quello di "esplorare diversi luoghi per definire l'abitalità ambientale di Titano". Il corpo celeste dal nome mitologico è una delle sette lune di Saturno e per gli astronomi è un ambiente dove si potrebbe persino sviluppare la vita così come la intendiamo sulla Terra.

Qual è la missione di Dragonly, il veicolo spaziale che studierà la vita su Titano

Il lancio è previsto per luglio 2028. Dragonfly ci metterà sei anni per arrivare su uno dei satelliti naturali di Saturno. L'atterraggio, quindi, è previsto per il 2034. "Volerà su decine di luoghi promettenti sulla luna, cercando processi chimici prebiotici che sono comuni sia su Titano sia nelle prime fasi della Terra, prima che si sviluppasse la vita", racconta la Nasa in un comunicato stampa.

Dragonfly sarà la prima missione dell'agenzia spaziale americana a portare un veicolo scientifico su un altro corpo celeste e ha un obiettivo ambizioso: esplorare un satellite con un'atmosfera simile a quella terrestre, che supporta un ciclo di vita dell'acqua come quello che vediamo sul nostro pianeta blu. Su Titano, insomma, ci sono nuvole, piogge e corsi d'acqua che ricordano mari e laghi. Un ambiente in cui si potrebbe studiare come la vita si è formata sulla Terra miliardi di anni fa e, magari, anche se potrebbe ospitare la vita sulla propria superficie.

Come funziona e quanto costa Dragonfly

All'inizio del 2023 e dopo numerosi ritardi, Dragonfly ha superato la fase di revisione del progetto. Il veicolo, insomma, ha ricevuto il via libera per essere inviato in missione, garantendo così un "rischio progettuale minimo". Ma da qui al 2028, quando verrà effettivamente lanciato nello spazio, dovrà passare numerose fasi di produzione e test prima di poter spiccare il volo.

Secondo quanto riferisce la Nasa, Dragonfly ha "approssimativamente le dimensioni del più grande dei rover su Marte" e volerà grazie alle otto eliche montate in coppie ai lati del corpo del velivolo. Con una carica (garantita da un generatore termoelettrico) potrà volare per mezz'ora e coprire una distanza di circa dieci chilometri.

Il costo per coprire l'intero ciclo di vita del drone è stato stimato a 3.35 miliardi di dollari (che corrispondono a poco più di tre miliardi di euro). Una spesa duplicata rispetto ai piani iniziali, come ammette la stessa agenzia spaziale americana. Colpevoli sarebbero stati i ritardi dovuti alla pandemia di Covid-19, le difficoltà nella catena di approvvigionamento e i tempi sempre più dilatati del progetto, che avrebbe dovuto ricevere l'approvazione già nel 2019, quattro anni prima rispetto a quando è effettivamente arrivata.

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