La GenZ invecchia più velocemente dei Millennials: la strana teoria virale su TikTok
Tutto inizia con un video di Jordan Howlett, il titoker guarda in camera e rivela ai suoi follower: "Ho 26 anni". Nessuno ci crede. "Cosa? Non he nai 35?", scrive un utente. "É impossibile sembri molto più vecchio", commenta un altro. Parte da qui la strana teoria: la GenZ invecchia più velocemente dei Millennilas. Travalica anche i social, diversi esperti, contattati dai media, hanno cercato di capire quali possono essere le cause del fenomeno. Tra queste: lo stress, un'alimentazione sbilanciata, la mancanza di obiettivi nella vita, e il contesto socio culturale.
Precisiamo, chi è nato tra il 1997 e il 2012 appartiene alla GenZ, i Millennials (sarebbe più corretto utilizzare il termine GenY), invece, sono nati tra il 1981 e il 1996. Ci sono fattori che potrebbero incidere sull'invecchiamento precoce, è vero, ma c'è anche la tormentata soglia dei 30 anni, che attende la GenZ, e una piattaforma che in modo ossessivo continua a insistere sul tema. Basta pensare ai filtri virali che invecchiano gli utenti. Non solo, queste pressioni sono state strumentalizzate dall'industria della bellezza, i dermatologi promuovono il baby Botox, e come ha rivelato il Wall Street Journal, le aziende che vendono creme anti age hanno arruolato un esercito di giovani promoter tra i 13 e i 14 anni. I volti perfetti levigati da filler e filtri compaiono poi su TikTok e Instagram. E viene da chiedersi: la GenZ invecchia prima o è solo esposta allo specchio deformato dei social?
Quali possono essere le cause dell'invecchiamento
Secondo Howlett, oltre allo stress, e a uno stile di vita meno sano, incide anche la depressione: "Stiamo provando a capire cosa fare delle nostre carriere nel lungo termine e sentiamo un’immensa pressione nel tentativo di raggiungere il successo prima dei trent’anni”.
Secondo Rasha Rakhshani Moghadam, medico specializzato in cosmetici: “L’uso eccessivo e non necessario di filler e tossine in giovane età ha un effetto sullo sviluppo naturale del viso, facendolo apparire più vecchio di quello che è”, ha spiegato al daily Mail. “I millennials hanno generalmente una maggiore consapevolezza della cura della pelle e della dieta, rispetto alle generazioni precedenti."
Il dottor Robert Friedland, professore di neurologia presso l’Università di Louisville, ha poi aggiunto: “Lo stress cronico ha certamente un effetto negativo sul cervello, sul cuore, e sul metabolismo”. Non solo, anche l'esposizione alla luce blu degli schermi può incidere. "Quella luce diminuisce la produzione naturale di melatonina e la funzione naturale della ghiandola pineale nel cervello, che è il centro del ritmo circadiano, causando anche problemi a dormire bene la notte".
L'ossessione della giovinezza eterna
Oltre lo stress, le cattive abitudini, le luci blu e le tosse, c'è poi l'ossessione della giovinezza eterna. "La sensazione è che i giovani abbiano dimenticato come sono i volti vecchi", ha spiegato Renee Engeln, professoressa di psicologia alla Northwestern University e direttrice del Body and Media Lab, al New York Times. D'altronde la GenZ è cresciuta guardando sui feed versioni idealizzate di volti e corpi sottoposti a interventi chirurgici, o aggiustati con post produzioni e filtri.
È una generazione che è diventata maggiorenne nell'era dei filler e di facetune, sconnessa dal naturale e sano processo di invecchiamento. Non solo. Come spiega Engeln. "Prima, l'ansia di diventare vecchi era qualcosa di privato, limitato alle mura di casa. Ora succede su TikTok, con un pubblico che guarda".