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La Francia sta pensando sul serio di verificare l’età di chi entra su un sito porno

Secondo il ministro per gli affari digitali Jean-Noël Barrot il 2023 sarà l’ultimo anno in cui i minori che vivono nel Paese potranno accedere a contenuti di tipo pornografico che si trovano sul web.
A cura di Valerio Berra
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“Sei maggiorenne?”. Il sistema per controllare l’età degli avventori di portali con materiale pornografico non è uno dei metodi di verifica meglio sviluppati del web. Anzi. Tendenzialmente le società che si occupano di questo tipo di contenuti sono discretamente contente di poter lasciare libero accesso ai loro siti anche per gli utenti più giovani. La Francia potrebbe essere il primo Paese al mondo a rompere questo meccanismo, visto che il ministro per gli Affari Digitali Jean-Noël Barrot in un’intervista pubblicata sul quotidiano Le Parisien ha spiegato che il 20223 sarà l’ultimo anno in cui i minori in Francia potranno accedere a contenuti pornografici.

A quanto sostiene Barrot, in Francia l'età media in cui i bambini vedono il primo contenuto pornografico è 11 anni:  “In Francia è vietato esporre i minori di 18 anni a questo tipo di contenuti. Ma in realtà basta cliccare sulla home page di questi siti, promettendo di essere maggiorenni, per scoprire video il cui contenuto può scioccare o, peggio, traumatizzare. Intendo porre fine a questo scandalo”.

Come funziona il “certificato digitale” che vuole introdurre la Francia

Barrot non ha ancora chiarito come sarà possibile attivare questa soluzione del punto di vista tecnico. Introdurre un sistema di certificazione che verifica l’età di un utente non è una pratica esattamente semplice, soprattutto se non si vogliono esporre i dati degli utenti. Senza contare che senza un sistema di anonimato i siti di pornografia potrebbero anche perdere quote anche tra gli utenti maggiorenni.

Il precedente della Louisiana

Nei primi giorni di gennaio in Louisiana, negli Stati Uniti, è stata approvata una legge che era sempre relativa all’età in cui poter accedere a un sito pornografico. Con il protocollo HB 142 se un sito ha almeno il 33% di materiale pornografico, allora è obbligato a verificare l’account attraverso l’applicazione AllpassTrust, una specie di Spid che viene estito dalla società LA Wallet Envoc.

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