La Casa Bianca prende sul serio l’intelligenza artificiale: convocati i Ceo delle Big Tech
È arrivato un invito sulla scrivania dei Ceo di Google, Microsoft, OpenAi, e Anthropic di Alphabet Inc. Il mittente è la Casa Bianca che vuole parlare con le Big Tech di intelligenza artificiale. Un portavoce del governo ha spiegato a Reuters che i Ceo incontreranno la vicepresidente Kamala Harris e gli alti funzionari dell’amministrazione giovedì, per discutere sui rischi e le opportunità della nuova tecnologia.
Il governo degli Usa non vuole commettere vecchi errori e per questo ha sottolineato che l’intelligenza artificiale dovrà essere regolamentata prima di poter entrare nel mercato. Hanno deciso così di dare inizio a una "franca discussione sui rischi dell'IA" con le Big Tech.
L'incontro alla Casa Bianca
Durante l’incontro si parlerà di privacy, potenziali truffe e disinformazione, mettendo in luce le potenzialità e i rischi dell’intelligenza artificiale. Già ad aprile Biden aveva dichiarato che le aziende tecnologiche avrebbero dovuto garantire prodotti sicuri. Il presidente ha preso come esempio i social network, che sono stati lanciati sul mercato senza una regolamentazione forte danneggiando la privacy degli utenti, la salute mentale dei minori, e strumentalizzando la raccolta dati per fini commerciali. In poche parole ha chiesto alle aziende di non far ripetere la Storia.
Non solo, il Consiglio per la politica interna della Casa Bianca e l'Ufficio per la politica scientifica e tecnologica della Casa Bianca, lunedì hanno scritto in un post sul blog che la tecnologia può rappresentare un serio rischio per i lavoratori. Uno dei temi da affrontare sarà infatti come l'IA influenzerà il mercato del lavoro, secondo uno studio dell'Università della Pennsylvania potrebbe modificare l'80% delle professioni e il Ceo di IBM Arvind Krishna ha spiegato che nei prossimi cinque anni il 30% delle posizioni di back-office verranno sostituite dall’intelligenza artificiale.
All'incontro di giovedì parteciperanno anche il capo dello staff di Biden Jeff Zients, il vice capo dello staff Bruce Reed, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, il direttore del Consiglio economico nazionale Lael Brainard e il segretario al commercio Gina Raimondo, ha spiegato il funzionario della Casa Bianca a Reuters.
Il piano per regolamentare l'intelligenza artificiale
Oltre alla visione ottimismo sulle prospettive dell’IA generativa, la tecnologia ha anche suscitato preoccupazioni da parte delle autorità di regolamentazione e dei giganti dell’industria tecnologica. Il Garante della privacy italiano ho bloccato per un mese ChatGPT in Italia spiegando che il software non rispettava la privacy degli utenti e che mancava i controlli per verificare l’età. Geoffrey Hinton, chiamato anche “il padrino dell’IA”, ha lasciato Google e detto al New York Times che i chatbot sono “abbastanza spaventosi” e che anche se "in questo momento, non sono più intelligenti di noi, penso che presto potrebbero esserlo." Per questo è necessario muoversi in fretta.
Il direttore della politica scientifica e tecnologica della Casa Bianca, Arati Prabhakar, ha detto: "Miriamo ad avere una discussione franca sui rischi che ognuno di noi vede nello sviluppo dell'IA attuale e a breve termine, azioni per mitigare tali rischi e altri modi in cui possiamo lavorare insieme per garantire che il popolo americano tragga vantaggio dai progressi dell'intelligenza artificiale pur essendo protetto dai suoi danni".
La Casa Bianca ha spiegato che l’incontro di giovedì fa parte di un più ampio sforzo dell’amministrazione Biden per interagire con gli esperti di intelligenza artificiale e garantire che i prodotti vengano immessi sul mercato e distribuiti al pubblico solo dopo essere stati adeguatamente testati e regolamentati.