IT-Alert in Piemonte, Puglia e Umbria, il test del 14 settembre del sistema di allarme nazionale
Alle 12 di oggi, giovedì 14 settembre, inizia il test It-Alert in Piemonte, Puglia e Umbria, suoneranno tutti i cellulari connessi alle reti telefoniche regionali per il messaggio del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale sviluppato Protezione Civile per avvisare la popolazione con un sms in caso di emergenza e gravi catastrofi. L'obbiettivo di IT-Alert è informare tempestivamente tutti i cittadini in caso di maremoti generati da un sisma, attività vulcanica, incidenti nucleari o precipitazioni intense in modo da ridurre i danni e, come si legge sul sito ufficiale "salvare più vite possibile".
Dopo la pausa estiva il 12 settembre è ripartita la sperimentazione in Campania, nelle Marche e Friuli Venezia Giulia. La campagna di test è iniziata il 28 giugno in Toscana, durante l'estate l'allarme di IT-Alert è suonato anche in Sardegna, in Sicilia, Calabria e Emilia Romagna. Entro il 2023 tutte le regioni italiane saranno coinvolte. Sul sito di IT-Alert è stato pubblicato il calendario con le date delle sperimentazioni sul territorio nazionale. Per ricevere l'sms non serve un’app, il messaggio arriva direttamente sullo smartphone, compare una notifica e viene emesso un segnale audio, per silenziarlo l'utente deve per forza interagire. È un suono diverso che caratterizza l'allarme distinguendolo da sms e chiamate normali.
Dopo il segnale acustico appare un messaggio standard: “AVVISI DI EMERGENZA – Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”. A quel punto sarà necessario interagire per bloccare l'avviso e compilare un questionario. La Protezione Civile infatti ha elaborato una serie di domande per capire quali potrebbero essere i punti deboli del sistema di allarme pubblico, gli utenti dovranno specificare il modello di smartphone e operatore, per capire cosa ha funzionato e cosa no. Il questionario, si trova nell’home page del servizio IT-alert. Per accedere basta premere sul link presente sulla home del sito, che appare sotto la voce “Compila il questionario".
Durante il test sono stati riscontrati dei malfunzionamenti, alcuni utenti della Campania infatti non sono riusciti ad accedere al questionario, quando hanno cliccato per poter compilare il form è apparso il messaggio: "Purtroppo si è verificato un problema." In alcuni casi invece la notifica non è scomparsa alla prima interazione ma è tornata sullo smartphone più volte, l'allarme è anche arrivato nella regione sbagliata. Altri utenti invece hanno segnalato che sul loro smartphone non è comparso l'sms di IT-Alert, in questo caso il problema potrebbe dipendere dalla versione del sistema operativo sullo smartphone. Non solo, se i dispositivi sono spenti, l’avviso di IT-Alert non verrà consegnato.
Il sistema è pensato per salvare quante più vite possibili durante un disastro naturale o altro evento catastrofico. Arriverà infatti in caso di:
- Maremoto generato da un sisma
- Collasso di una grande diga
- Attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli
- Incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica
- Incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105
- Precipitazioni intense
IT-alert funziona grazie alla tecnologia cell-broadcasting, che permette di inviare su tutti gli smartphone collegati a una serie di celle telefoniche selezionate il messaggio di allerta, basta avere lo smartphone acceso. Come ha spiegato Luigi D'Angelo, direttore operativo delle Protezione Civile a Fanpage.it, "il sistema non necessita dei numeri di cellulare, in questo modo tuteliamo la privacy delle persone, non ci dice chi l’ha ricevuto, ma ci permette di sapere quali dispositivi ha raggiunto dentro un’area geografica."
Per ricevere la notifica non è necessaria la connessione internet, "quindi funziona anche per chi ha finito i dati mobili o comunque non ha un piano di abbonamento alla rete. Questo è uno strumento di allarme e evidenzia alle persone di una determinata area geografica un’emergenza, si aggiunge agli altri strumenti di comunicazione. Non può essere efficace da solo: i cittadini devono sapere dove andare, e come muoversi in queste occasioni”.
Gli sviluppatori hanno però anche segnalato i problemi legati alle tecnologia cell-broadcast utilizzata per mandare i messaggi IT-alert: "Per esempio l’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi. Questo significa che ci saranno dispositivi presenti in zone fuori dalla regione di volta in volta interessata dai test che potrebbero ricevere un messaggio IT-alert e dispositivi in zone interessate che potrebbero non ricevere il messaggio”.