IT-Alert, nuovi test per rischi specifici dal 22 al 26 gennaio in 12 regioni: dove e quando ci saranno
La Protezione Civile ha annunciato un’altra ondata di test IT-Alert nella settimana tra il 22 e il 26 gennaio. Il sistema di allarme pubblico nazionale avvisa la popolazione con un messaggio sul cellulare in caso di rischi imminenti, e nei mesi scorsi è stato sperimentato in tutte le regioni, ma i nuovi test saranno diversi. L'obiettivo infatti è provare IT-Alert per tre categorie specifiche di catastrofi: il collasso di una grande diga, un incidente industriale rilevante, e un incidente nucleare oltre i confini nazionali. I test interesseranno aree specifiche delle seguenti regioni italiane: Valle d’Aosta, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Nei mesi scorsi il messaggio di testo era molto generico. Si trattava infatti di un test effettuato in ogni regione per verificare la tecnologia e preparare gli utenti. In questo caso invece la Protezione Civile punta a un test mirato, dedicato ad aree circoscritte. Suoneranno quindi tutti i cellulari accesi delle zone selezionate, e a seconda dell'area arriverà il messaggio specifico. Una volta terminato il test bisognerà prima interagire con il telefono per disattivare l'allarme, e poi compilare il questionario. I test per il collasso di una grande diga e per un incidente industriale rilevante erano già stati lanciati il 19 e il 20 dicembre 2023 in Puglia, Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna. Alla lista si aggiunge per la prima volta il test per un incidente industriale rilevante oltre i confini nazionali.
Nuovi test IT-Alert per rischio specifico: date e regioni coinvolte
La prima fase di test del 2024 si svolgerà dal 22 al 26 gennaio in dodici regioni, il messaggio arriverà sui cellulari accesi e con connessione telefonica di chi si si trova nell'area selezionata dalla Protezione Civile. Ecco le date e le regioni che saranno coinvolte nella sperimentazione:
25 gennaio ore 12, il test per incidente nucleare
- Piemonte, Torino e provincia
23 gennaio ore 14.30, simulazione del collasso di una grande diga
- Toscana, stabilimento TOSCOCHIMICA, Comuni interessati: Prato (PO) e Campi Bisenzio (FI).
24 gennaio ore 12, sperimentazione per un incidente industriale rilevante
- Calabria, stabilimento BUTANGAS, Comuni interessati: Montalto Uffugo, Rende, Rose e Luzzi (CS).
- Campania, impianto GAROLLA, Comune interessato: Napoli.
- Emilia-Romagna, stabilimento SCAM, Comune interessato: Modena.
- Sardegna, stabilimento FIAMMA 2000, Comuni interessati: Serramanna e Villasor (SU).
25 gennaio ore 12 test per incidente industriale rilevante
- Basilicata, stabilimento ENI, Comuni interessati: Viggiano e Grumento Nova (PZ)
- Friuli Venezia Giulia, stabilimento RIR-GALA Logistica, Comuni interessati: Visco, Aiello del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre (UD).
25 gennaio ore 12, allarme per il collasso di una grande diga
- Campania, Diga di Presenzano. Comuni interessati: Presenzano, Vairano Patenora, Pratella, Ailano, Raviscanina, Pietravairano, Sant’Angelo d’Alife, Baia e Latina, Alife, Dragoni, Alvignano, Gioia Sannitica, Ruviano, Castel Campagnano, Caiazzo, Piana di Monte Verna, Castel Morrone, Pontelatone, Bellona e Capua (CE); Faicchio, Puglianello, Amorosi, Melizzano, Dugenta e Limatola (BN).
- Provincia Autonoma di Bolzano, Diga di Monguelfo. Comuni interessati: Valdaora/Olang, Rasun Anterselva/Rasen Antholz, Perca/Percha, Brunico/Bruneck, San Lorenzo di Sebato/St. Lorenzen, Chienes/Kiens (BZ).
26 gennaio ore 12, simulazione di incidente industriale rilevante
- Abruzzo, stabilimento GPL SODIFA, Comune interessato: L’Aquila
26 gennaio ore 12, allarme per il collasso di una grande diga
- Sicilia, Diga di Ancipa. Comuni interessati: Troina e Centuripe (EN), Cesarò e San Teodoro (ME), Catania, Bronte, Randazzo, Adrano, Biancavilla, Paternò, Belpasso e Motta Sant’Anastasia (CT).
- Valle D’Aosta, diga di Beauregard. Comuni interessati: Valgrisenche, Arvier, Villeneuve (AO).
La Protezione Civile ha aggiunto in un comunicato stampa: "Le date dei test potrebbero subire variazioni nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali si dovessero trovare impegnati in attività per eventuali allerte meteo-idro in atto o per situazioni di emergenza".
La precedente fase di sperimentazione
Il primo test IT-Alert è stato lanciato il 28 giugno in Toscana, nell'arco dei cinque mesi successivi l'allarme è suonato in tutte le regioni italiane, (le date sono state programmate sulla base del calendario proposto dalla Protezione civile). L'obiettivo della campagna era infatti testare la tecnologia per capire i punti deboli e correggerli nel caso si verificasse una catastrofe. Nella maggior parte dei casi non ci sono stati problemi ma in ogni sperimentazione si registra sempre qualche errore di sistema. È capitato per esempio che la notifica non arrivasse, o che lo smartphone continuasse a suonare anche dopo l'allarme. Il messaggio è anche arrivato nella regione sbagliata. In Lazio e in Campania invece diversi utenti non sono riusciti a compilare il questionario a causa di un problema tecnico.
La Protezione Civile ha spiegato che IT-Alert sarà operativo a partire da febbraio 2024, e suonerà in caso di alluvioni come quelle in Emilia Romagna, o di terremoti, per esempio quelli che si sono verificati nei Campi Flegrei. L'sms infatti vuole “minimizzare l'esposizione individuale e collettiva” al pericolo che fa scattare l'allarme. Il sistema è pensato per salvare quante più vite possibili durante un disastro naturale o altro evento catastrofico.