IT-Alert in Basilicata, Lombardia e Molise, il test del 19 settembre del sistema di allarme nazionale
Alle ore 12.00 di oggi, 19 settembre, i telefoni in Basilicata, Lombardia e Molise suonano per il nuovo test IT-Alert. Il messaggio arriva direttamente sullo smartphone, compare una notifica e viene emesso un segnale audio, per silenziarlo l'utente deve per forza interagire. È un suono diverso che caratterizza l'allarme distinguendolo da sms e chiamate normali.
Il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale è stato sviluppato dalla Protezione Civile per avvisare la popolazione in caso di emergenza e gravi catastrofi. L'obbiettivo di IT-Alert è informare tempestivamente tutti i cittadini in caso di maremoti generati da un sisma, attività vulcanica, incidenti nucleari o precipitazioni intense in modo da ridurre i danni e, come si legge sul sito ufficiale "salvare più vite possibile".
Dopo il segnale acustico appare un messaggio standard: “AVVISI DI EMERGENZA – Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”. A quel punto sarà necessario interagire per bloccare l'avviso e compilare un questionario. La Protezione Civile infatti ha elaborato una serie di domande per capire quali potrebbero essere i malfunzionamenti del sistema. Il questionario, si trova nell’home page del servizio IT-alert. Per accedere basta premere sul link presente sulla home del sito, che appare sotto la voce “Compila il questionario". IT-alert funziona grazie alla tecnologia cell-broadcasting, che permette di inviare su tutti gli smartphone collegati a una serie di celle telefoniche selezionate il messaggio di allerta, basta avere lo smartphone acceso.
La campagna di test è iniziata il 28 giugno in Toscana, poi l'allarme di IT-Alert è suonato anche in Sardegna, in Sicilia, Calabria e Emilia Romagna. Dopo la pausa estiva il 12 settembre è ripartita la sperimentazione in Campania, nelle Marche e Friuli Venezia Giulia e il 14 in Piemonte, Umbria e Puglia. Entro il 2023 tutte le regioni italiane saranno coinvolte.
Cosa fare dopo il test IT-Alert
Per disattivare la notifiche basta interagire, a quel punto sarà necessario compilare il questionario che si trova sul sito ufficiale. Il questionario è composto da 24 domande, non sono tutte uguali, cambiano per esempio se l'utente non ha ricevuto il messaggio. Alcune sono di tipo tecnico, riguardando per esempio la provincia in cui è stato ricevuto il messaggio, o le difficoltà registrate nell’interazione. Si chiede anche l'operatore telefonico e il modello di smartphone utilizzato. Altre invece sono tutte orientate su uno spettro più emotivo, per capire la reazione degli utenti a un sistema del genere. Ci sono domande come “Cosa hai provato quando hai ricevuto il messaggio” o “Hai compreso subito se si trattava di un messaggio istituzionale?”.
Cosa fare se non hai ricevuto il messaggio di allerta
Durante i test sono stati riscontrati alcuni malfunzionamenti. Se la notifica è arrivata ma lo smartphone non ha suonato, la causa potrebbe essere l'impostazione del dispositivo, per esempio se si trova in modalità silenziosa. Se invece il messaggio è arrivato con qualche minuto di ritardo, probabilmente, o si stava utilizzando la modalità aereo sul telefono, o il dispositivo era spento, oppure ci si trovava temporaneamente fuori dall’area interessata dal test e si è entrati dopo poco.
Se non è arrivata invece nessuna notifica il problema potrebbe dipendere dalla versione del sistema operativo sullo smartphone. Non solo, se i dispositivi sono spenti, l’avviso di IT-Alert non verrà consegnato. Come spiega la Protezione Civile: "Se in fase di test non hai ricevuto il messaggio IT-alert e ti trovavi in un’area interessata, ti chiediamo di segnalarcelo compilando il questionario presente su questo sito, per consentirci di implementare il sistema", come ha spiegato la Protezione Civile
Perché è importante compilare il questionario
La campana di test a livello regionale serve proprio per verificare, tra le altre cose, eventuali errori nell’invio/ricezione di messaggi IT-alert, per questo è fondamentale compilare il questionario. "Prima di entrare in funzione è necessario capire tutti i problemi che ancora devono essere aggiustati. Questi contributi sono fondamentali perché consentono di individuare eventuali elementi sui quali è necessario lavorare ulteriormente e migliorare nel suo complesso questo nuovo sistema", ha spiegato la Protezione Civile.
Il sistema infatti è pensato per salvare quante più vite possibili durante un disastro naturale o altro evento catastrofico. Arriverà infatti in caso di:
- Maremoto generato da un sisma
- Collasso di una grande diga
- Attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli
- Incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica
- Incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105
- Precipitazioni intense